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“Series 4” è la nuova campagna pubblicitaria della collezione primavera estate 2016 di Louis Vuitton continua il dialogo visivo tra differenti creatori di immagini iniziato con “Series 1”. Ancora una volta un trittico in cui ogni sezione fa eco e completa l’altra. Protagonista è un’eroina dai molteplici volti, che Nicolas Ghesquière, Direttore Artistico delle Collezioni Donna di Louis Vuitton, va ad indagare. Gli autori di quest’ultimo capitolo sono Juergen Teller, Bruce Weber e Square Enix, creatore di video giochi e manga giapponesi. Ognuno di essi fornisce il proprio personale punto di vista sulle muse nel nuovo millennio.

Sullo sfondo del cielo puro e azzurro di Miami, Florida, Juergen Teller cattura silhouette che sembrano quasi levitare. Figure di singolare bellezza, che imprigionano la luce come una forza che le rende ancora più attraenti. Tra di loro Doona Bae, la nuova eroina Louis Vuitton.

“Ho scoperto l’attrice Doona Bae nel fim “The Host” e sono stato immediatamente colpito dal suo personaggio e dalla sua bellezza misteriosa. Tutti i film che ha interpretato sono abbastanza singolari: è in grado di passare da campionessa di tiro con l’arco a pugile provetta (nella serie TV di fantascienza “Sense 8”), o persino trasformarsi in una bambola gonfiabile (in “Air Doll”). Sono affascinato dalla sua straordinaria capacità di trasformarsi. Avevo la sua immagine chiaramente in testa nel dare vita a questa collezione: Doona Bae irradia forza e sensibilità artistica che corrispondono ai valori della Maison,” dichiara Nicolas Ghesquière.

“Mi sento stupenda ogni volta che indosso le creazioni di Nicolas. Siamo diventati grandi amici negli anni. Nicolas ha questa sorprendente capacità di trarre ispirazione dal passato, interpretare il presente e inventare il futuro. Sono profondamente colpita dal suo lavoro e dalla sua attenzione al dettaglio. Mi piace anche il modo in cui interpreta la donna: indipendente, forte, capace di osare e in grado di esprimere – grazie a lui – un mix di bellezza delicata e fascino fatale,” spiega Doona Bae.

Il suo nome è Lightning e sfreccia attraverso mondi fantastici alla ricerca della sorella che è stata fatta prigioniera. Man mano che progredisce nella ricerca, attraverso ogni rito di passaggio, entra in simbiosi con la sua forza e il suo coraggio. Lightning porta a un nuovo stadio l’idea dell’eroina. Una scelta logica per la Maison Louis Vuitton, quella di esplorare le infinite possibilità del mondo virtuale e chiedere a questo personaggio di interpretare l’essenza di un’eroina.

Lightning, l’eroico personaggio di “Final Fantasy”, la serie di video giochi cult che ha ispirato più di 100 milioni di giocatori in tutto il mondo, ha accettato di diventare uno dei protagonisti della galassia Louis Vuitton. La Maison si è sempre spinta oltre le frontiere tra realtà e sogno. Reale o virtuale, Lightning è frutto dell’immaginazione dello studio Square Enix e pone la domanda dell’immanenza nel mondo di domani.

“L’estetica virtuale del video game è chiaramente predominante in questa collezione. Se spostiamo la riflessione sulle eroine, o sulle caratteristiche che possano definire una donna così coraggiosa da renderla superiore o iconica, emerge l’integrazione tra l’entità virtuale e i valori fondanti della Maison. Lightning è l’avatar perfetto di un donna-eroina globale in un mondo in cui i social network e la comunicazioni sono intrecciati in modo indissolubile alle nostre vite. E’ anche il simbolo di un nuovo processo pittorico. Com’è possibile creare un’immagine che vada al di là dei principi classici della fotografia e del design? Lightning rappresenta una nuova era dell’espressione,” dichiara Nicolas Ghesquière.

“I miei vestiti non sono mai stati nulla di più che un’armatura per restare in vita. “Vestirmi” era un concetto che non mi era mai appartenuto. Questo potrebbe aver reso la mia scelta come testimonial poco conveniente. Ma questa esperienza mi ha aperto gli occhi: la moda non è qualcosa che ti insegnano o che ti è data per scontata, ha origine dal gusto personale e dalle tue scelte, svela chi sei alle persone che ti circondano. Mi fa sentire eccitata, un sentimento simile a quello che provo quando mi avventuro in terre sconosciute. Louis Vuitton è una nuova avventura – una nuova fantasia – che vivrò dal profondo del mio cuore,” dice Lightning.

L’eroina fotografata da Bruce Weber, conosciuto per le immagini che catturano la vitalità giovanile, è veramente multiforme. A Tampa, una cittadina ferma nel tempo sulla costa ovest della Florida, un gruppo di ragazze sono colte per strada, con la sprezzante noncuranza tipica di un’età piena di ideali in cui il mondo sembra unicamente offrire promesse di conquista. Tra loro Jaden Smith, un giovane eroe, simbolo di una nuova generazione cultrice della libertà stilistica.

“Solo Bruce Weber può catturare l’energia di un gruppo e orchestrarla in una così vibrante armonia. Perché Jaden Smith compare in questa campagna? Lui rappresenta una generazione che ha assimilato i codici della vera libertà, uno che è libero dai manifesto e dalle domande sul gender. Indossare una gonna è per lui così naturale come per una donna che si è conquistata la libertà di indossare un trench o un tuxedo da uomo. Jaden Smith esprime qualcosa di molto interessante sull’integrazione del guardaroba globale, trova un equilibrio istintivo, che rende il suo atteggiamento fuori dal comune la nuova norma. Questo mi ispira fortemente nel processo creativo di una collezione” dice Nicolas Ghesquière.

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ultimo aggiornamento: 05-01-2016