Lo scorso aprile l’AIAP, ha indetto un “bando di concorso internazionale per la realizzazione del marchio e del logotipo per la città di Siracusa. Attivazione di un percorso progettuale partecipato.” La giuria era composta da designer di fama internazionale come Massimo Vignelli , Mario Piazza e Armando Milani oltre che dal sindaco e al capo ufficio stampa di Siracusa.

Il 20 dicembre scorso sono è stato reso noto il vincitore e i finalisti:


Si potrebbe dire di tutto su questi tre loghi, soprattutto sul vincitore, ma vi invito prima a visionare sul sito dell’AIAP anche le tavole di presentazione in cui se ne vedono i possibili usi, cosa di non poca importanza quando si valuta un logo.

Dopo il break un pò di analisi, vi aspetto.

La prima cosa che mi è venuta in mente è stata “cavolo il francese è ottimo”. Non ho neanche guardato il primo, mi sono gustato l’uso dei delfini che Adrien Leroy ha sguainato per l’occasione, una “S” perfetta, un marchio molto bello.

Peccato per quel volere a tutti i costi inserire una headline e l’essersi voluto inventare un “SEEracusa” che proprio non funziona: non si capisce, sembra il nome di una società quasi, svia inutilmente il senso del marchio.

Se avesse usato con lo stesso bel carattere romano semplicemente “Siracusa” sarebbe stato un ottimo logo.

Ma torniamo ai finalisti e al vincitore: la seconda classificata ha tirato fuori una “S” con sotto un apostrofo.
Il collegamento con Siracusa a me sfugge, semplicemente perché non ho letto il brief e non conosco Siracusa immagino..

ma fatto sta che io, ignorante di materia siracusana, sono proprio il target di quel logo, che è un logo per la promozione turistica: se non lo capisco io, allora non va bene.

I delfini sono chiari: mare, divertimento, ecc.. un apostrofo sotto alla S invece non è chiaro per niente, non mi comunica nulla.

Probabilmente qualcuno nei commenti tirerà fuori il famoso “accento siracusano” (boh), ma come detto il senso dell’analisi non cambia, la comunicazione di un logo turistico deve essere il più possibile chiara anche a chi non conosce la storia o le particolarità del luogo che viene promosso.

Passiamo ora al logo vincitore: ancora due delfini, un sole e la scritta “Siracusa” realizzata con un carattere creato appositamente, molto, moolto, particolare.

Il messaggio qui è anche troppo chiaro: mare, sole, storia, radici, tradizione, ecc.. è quasi troppo chiaro.

Quella che non è chiara per niente è la leggibilità e la resa del logo: SIRACYSA, SIROCYSA.. ma ok uno ci può anche arrivare alla lunga.

Il marchio poi se rimpicciolito fa diventare i due delfini qualcosa di indefinito, due ammassi dai lineamenti vagamente spermatozoici che tutto sembrano tranne che mammiferi di mare.

Insomma a me non piace proprio questo marchio vincitore, non solo perché come detto è poco leggibile e difficilmente utilizzabile, ma anche perché inutilmente ricco.

Il logo vincitore ha poi suscitato infinite polemiche sulle pagine di SDZ, il blog dell’AIAP, perché Gianni Sinni è anche fondatore di SDZ e membro AIAP oltre che vincitore del concorso… polemiche che però sono state chiarite in un lungo post di Andrea Rauch pubblicato ieri su SDZ che sento di condividere.

Se l’AIAP mi legge gli ricordo che sto sempre aspettando le risposte all’intervista che gli ho inviato, è passato un mese e mi era stata data piena disponibilità..

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ultimo aggiornamento: 28-12-2007