A Le Iene, la cantante Ariete è stata protagonista di un bellissimo e significativo monologo che ha portato a galla temi sulla comunità LGBTQ+
L’abbiamo vista e sentite al recente Festival di Sanremo 2023 con la sua ‘Mare di guai‘. Stiamo parlando di Ariete che è stata ospite de Le Iene nella puntata di martedì 7 marzo. La giovane cantante è stata protagonista di un bel monologo che ha portato in evidenza alcune problematiche e pregiudizi nei confronti della comunità LGBTQ+.
Ariete, il monologo a Le Iene
“Ma non la senti la responsabilità? Questa è la domanda che mi fanno di più”. Ha iniziato in questo modo il suo monologo a Le Iene, Ariete. “Da ragazza di 20 anni felice, amata, libera, sono sempre rimasta lì, con la coda tra le gambe, a cercare una risposta. Posso davvero farmi portavoce di qualcosa, lasciare un’impronta importante? Oggi ci provo, e voglio parlarvi della cruda realtà che sta dietro la comunità LGBTQ+ oltre la bolla dei social e della sensibilizzazione”.
“La realtà di un ragazzo transessuale o di una ragazza omosessuale che sentono tutti i giorni il peso di chi non li accetta, delle cicatrici tenute nascoste. La realtà di chi, purtroppo, non c’è più. Febbraio 2023, a Frosinone, una ventenne lesbica viene travolta da sputi, schiaffi e insulti dalla madre. ‘Preferirei una figlia morta’: le dice”
“Ottobre 2022, in provincia di Como, un cameriere di 23 anni viene minacciato con espressioni omofobe, inseguito, massacrato di botte e finisce ricoverato in ospedale con trauma cranico e politrauma. Ancora ottobre 2022, Naomi Cabral, donna trans quarantasettenne, viene trovata morta in una camera d’albergo. Sempre ottobre 2022, per la terza volta nello stesso mese, Chiara, ragazza transgender di 19 anni, si suicida a Napoli dopo avere subito episodi di violenza, bullismo ed emarginazione. Queste sono solo alcune delle storie emerse, quelle dichiarate, poi ci sono i tanti che soffrono in silenzio. E io voglio parlare per loro. Fare emergere la loro voce. Non aspettate a chiedere aiuto. Ci sono associazioni come Gay Help Line che possono offrirvi un aiuto gratuito da subito. Basta una telefonata all’800713713”.
E in conclusione: “Queste sono solo alcune delle storie emerse. Poi c’è chi soffre in silenzio. Non aspettate a chiedere aiuto alle help line. Ma non la senti la responsabilità? Si, la sento, per Naomi Chiara e chissà quanti altri, per gli esseri umani, per non dimentichiamocene mai”.
Di seguito anche il post Instagram con il monologo:
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