
Per San Valentino “contare” sui cibi afrodisiaci non è una buona idea.
L’esistenza di cibi e bevande in grado di scatenare o potenziare il desiderio sessuale è un’ipotesi millenaria. Riguarda un gruppo variegatissimo di alimenti e bevande che vanno dall’assenzio al cioccolato, dalle lenticchie alle ostriche, dai tartufi al peperoncino.
L’idea condivisa è che in questi cibi sia contenuto un composto chimico che rende le persone istantaneamente più desiderose di fare sesso.
In verità gli unici composti chimici in grado di scatenare una qualche reazione in questa direzione sono i feromoni, ma questi si odorano e non si mangiano.
Le presunte sostanze afrodisiache dei cibi dovrebbero sopravvivere all’ambiente acido dello stomaco, essere trasportate attraverso il tratto gastrointestinale e da lì, attraverso il sangue, al cervello. Questo processo richiederebbe del tempo e l’effetto si verificherebbe quindi molto dopo l’assunzione. Inoltr