Deluxeblog ha fatto un viaggio speciale a Parigi nella Maison Baccarat dove abbiamo visto in anteprima la nuova collezione Louxor, un’edizione limitata a 5 esemplari, una parure d’eccezione disegnata da Elie Top, che abbiamo intervistato.
Nel 1922, la tomba del faraone Tutankhamon si rivela all’archeologo inglese Howard Carter: una scoperta che appassionerà a lungo l’Occidente, esaltando la creatività degli artisti. Da quel momento, l’Antico Egitto non smetterà di influenzare l’architettura, la moda, le arti decorative. Georges Chevalier, direttore artistico di Baccarat fin dal 1916, ne trarrà ispirazione per disegnare, nel 1933, quelli che saranno i primi gioielli mai realizzati dalla Maison: Louxor, una collezione che si appropria degli stilemi dell’Art Déco all’insegna del modernismo, del rigore formale e della geometria.
Oggi Baccarat presenta la nuova collezione Louxor in occasione delle celebrazioni per i suoi 250 anni. Il designer Elie Top rende omaggio a Georges Chevalier e sublima il talento degli artigiani della Manifattura. “Amo lo stile pulito e radicale di Georges Chevalier. Ha spinto la sua esigenza verso l’assoluto, le linee pure, spogliate di ogni artificio” dice Elie Top.
È così che il designer francese immagina la nuova parure Louxor, che si compone di collier plastron trasformabile in tiara, anello e orecchini. I tre pezzi giocano sulla dialettica tra la base in cristallo trasparente e le piramidi di cristallo rosso che la sormontano. Queste ultime, così come la lavorazione della montatura in argento, rendono omaggio al taglio diamante, geometrico e rigoroso, che illumina le creazioni Baccarat fin dal 1820.
Elie Top ha scelto per la sua parure il rosso, colore iconico di Baccarat che si ottiene attraverso la fusione progressiva tra il cristallo trasparente e la polvere d’oro a 24 carati. Tutte le tappe della realizzazione della parure, prodotta in soli cinque esemplari, richiedono una eccezionale maestria. Soltanto per la lavorazione del collier sono necessarie più di 800 ore di lavoro. I singoli elementi vengono scolpiti uno a uno dal Maître d’art Serge Vaneson. In Francia, soltanto 78 artigiani in attività possono fregiarsi del titolo di maître d’art, conferito dal Ministero della Cultura francese a persone esperte in tecniche particolari e molto rare, al fine di valorizzare quello che è un “patrimonio immateriale d’eccezione” a tutti gli effetti.
Com’è nata la nuova collezione Louxor?
“Volevamo davvero lavorare attorno al mondo di Georges Chevalier e allo spirito Art Decò da lui ripreso e volevamo lavorare con linee dritte e tese come queste, appunto. Quindi siamo partiti con questa idea e fare qualcosa di eccezionale e speciale senza avere alcun limite. Questa è la principale ragione per cui amo lavorare attorno a questa idea, quella di una cornice intorno al volto, con l’idea di una collana serpente che può diventare anche una tiara, abbiamo usato l’agevolezza del 18esimo e 19esimo secolo, quando si poteva sempre trasformare la collana in una tiara. E per me c’erano sempre dei rimandi anche al fascino e alla storia Russia, volevo davvero qualcosa di imperiale. Ovviamente c’è anche tutta la storia legata al celebre e iconico colore rosso, il colore di Baccarat e volevo anche il doppio colore, un elemento da cui sono sempre stato affascinato in Baccarat. Volevo che il rosso desse la sensazione di rubini o pietre preziose che galleggiano e su un altro colore più fumoso senza che si possa vedere nulla della struttura metallica, che è in argento. E’ un po’ surreale, era proprio questa l’idea iniziale.”
Qual’è è la differenza tra questa esperienza con Baccarat e la precedente Bouchons de Carafe, che è un progetto completamente diverso?
“Per me non sono poi così diversi, uno è il proseguimento dell’altro, perché personalmente ho molta dimestichezza con questi tipi di linee, ho iniziato con Baccarat che mi ha dato la possibilità di fare tutto in un modo più nuovo ed esplosivo. Sapevo che sarebbe stato un lavoro svolto da persone davvero eccezionali, quindi sapevo che era possibile realizzare queste idee nuove se erano i maestri a realizzarle.”
Baccarat collezione Luxor: i gioielli in limited edition, l’intervista escusiva a Elie Top
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