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Blanco indagato per aver distrutto i fiori a Sanremo: cosa rischia
Indagato dalla Procura di Imperia dopo i fatti di Sanremo per aver distrutto i fiori nel corso della sua esibizione, Blanco rischia grosso.
Non ci sono buone notizie per il cantante Blanco dopo i fatti di Sanremo dove aveva distrutto i fiori durante la sua esibizione. L’artista, infatti, è indagato dalla Procura di Imperia a causa dei danni fatti sul palco dell’Ariston nel corso del recente Festival. Per il giovane potrebbero esserci gravi conseguenze.
Blanco indagato dalla Procura: cosa rischia
Gli accertamenti sul caso Blanco sono partiti dalla segnalazione fatta dal Codacons che aveva presentato un esposto alla procura di Imperia e alla Corte dei Conti: “Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire. Per tali motivi il Codacons chiede oggi alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di danneggiamento, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali”.
Queste erano state le parole del Codacons in una nota, il giorno dopo l’accaduto.
Oggi, poi, ecco la notizia che Blanco è stato indagato dalla Procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento, reato previsto all’articolo 635b del Codice Penale. Il caso, quindi, finirà in tribunale.
Cosa rischia
Ma la domanda che in tanti si pongono ora è la seguente: cosa rischia Blanco? Come sottolineato dal Corriere della Sera, il reato imputato al giovane artista prevede la reclusione da 1 a 5 anni: “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.