Quando Bob Dylan smette di essere il cantante che tutti conosciamo e scende dai palcoscenici dei suoi concerti, è come se ritornasse ad una dimensione più intima e si chiamasse semplicemente Robert Allen Zimmerman, più compositore, che star. La stessa cosa succede quando si dedica con passione alle arti visive, coltivate fin dagli anni ’60. I dipinti di Bob Dylan tra Espressionismo e Art Brut, seppur di discusso valore artistico, fanno impennare i prezzi del mercato e i guadagni delle gallerie che li curano, come la Gagosian di New York, con una stima di 100mila euro di valore. Ma per la mostra di Londra Bob Dylan esordisce con la scultura e la Halcyon Gallery di New Bond Street gli dedica una mostra dal titolo Mood Swing (Umore Altalenante) fino al 15 Gennaio 2014.

Artista o artigiano? Guardando le foto che ritraggono Dylan al lavoro per realizzare le opere si direbbe che il confine sia molto labile. Per l’esordio si è avvicinato al ferro, materiale che lo riporta alla sua infanzia a Duluth nel Minnesota, dove a pochi chilometri c’è la più grande miniera di ferro a cielo aperto, determinante per la vita quotidiana dei suoi abitanti. Bob Dylan cresciuto immerso nel forte odore di ferro, ha saputo lavorare e dare al materiale un’anima fantasiosa, realizzando cancelli davvero sorprendenti.

I cancelli possono essere chiusi, ma al tempo stesso permettono a tutte le stagioni e le brezze di entrare e fluire. (Bob Dylan)

Assemblando materiali industriali come ferri di cavallo, chiavi inglesi, catene, pinze, molle, ingranaggi, e addirittura tritacarne ha dato vita a composizioni dall’anima Folk, in cui ogni componente è esaltato grazie alla vicinanza con l’altro. Risalta la linea curva e serpentina di ogni scultura e le forme tondeggianti degli oggetti che “ammorbidiscono” il ferro definendone la bellezza. Non mancano i riferimenti alla storia americana in cui fama e infamia si intrecciano, come nella serie Gangster Doors: cancelli apparentemente crivellati di pallottole accompagnati da poster con fotografie dai titoli raccapriccianti e macabri che alludono alle sorti di personaggi come Al Capone, Lucky Luciano e Pretty Boy Floyd.

Che si stiano aprendo nuovi capitoli sulla storia dell’industrializzazione?

Foto| Halcyon Gallery, London

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ultimo aggiornamento: 12-12-2013