Un emendamento alla Legge di Bilancio 2023 alza il limite di spesa del bonus mobili fino al 2024. Dal 1° gennaio l’importo massimo di spesa ammessa sarà 8.000.

Novità in vista del prossimo anno con il bonus mobili 2023 prorogato non più a 5 mila euro, come previsto in precedenza, ma a 8 mila euro. Questo cosa vuol dire? Andiamolo a scoprire nel dettaglio.

Bonus mobili 2023: cosa sapere

bonus mobili 2023
mobili casa

Il bonus mobili per il 2023 e il 2024 scenderà a 8.000 euro e non più a 5.000. Lo prevede un emendamento al testo della Legge di Bilancio in esame alla Camera. Viene ridotto, quindi, il taglio sui 10.000 euro previsti per chi ha usufruito del bonus nel 2022.

Cosa significa? Il bonus mobili ed elettrodomestici i è dedicato ai proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione che siano contribuenti in Italia. Essi avranno una detrazione Irpef al 50% che si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Come sottolineato dal Corriere della Sera, l’Agenzia delle Entrate nelle linee guida sul bonus ha spiegato: “La detrazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus non spetta a nessuno dei due”.

La detrazione va calcolata su un importo massimo di 8 mila euro per gli anni 2023 e 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Dall’Agenzia aggiungo pure: “Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento”.

Cosa fare per averlo

Per poter richiedere il bonus occorre conservare tutte le informazioni dul pagamento. Di conseguenza è bene avere la ricevuta del bonifico, quella di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito), documentazione di addebito sul conto corrente, fatture di acquisto dei beni dove viene riportata la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 21-12-2022