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Caldo sul lavoro, nuovo protocollo: i datori sono chiamati ad adottare ‘misure di contenimento’
Nuovo protocollo da parte del Governo per prevenire i rischi del caldo sul lavoro: le norme dovranno essere rispettate da tutti i datori.
Il caldo sul lavoro, oltre ad essere pericoloso per gli over 65, può causare diverse problematiche sia fisiche che psicologiche anche ai dipendenti più giovani. E’ per questo che il Governo ha pensato ad un nuovo protocollo utile a contenere i rischi che derivano dall’esposizione alle alte temperature.
Caldo sul lavoro, nuovo protocollo da parte del Governo: i cambiamenti
Il cambiamento climatico è sotto agli occhi di tutti, motivo che ha spinto il Governo a studiare un nuovo protocollo per combattere il caldo sul lavoro. Nel corso della riunione tra ministeri del Lavoro, della Salute, Inl, Inps e Inail, andata in scena lo scorso 25 luglio, è stata presentata la bozza contenente le indicazioni operative per contenere i rischi causati dal caldo. Tutti i datori di lavoro, nessuno escluso, sono chiamati a rispettare le regole e ad “eliminare o, quando non possibile, ridurre l’esposizione diretta dei lavoratori alle alte temperature o percepite tali pianificando pause o attività in giorni o orari più freschi“.
Per il momento, il “Protocollo condiviso per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro” è soltanto una bozza, ma dovrebbe essere approvato e reso attivo a breve. Quando le temperature sono alte, il caldo sul lavoro deve essere contrastato adottando una serie di comportamenti, come: smart working (dove possibile) e riprogrammazione delle attività non prioritarie e da svolgersi all’aperto in giorni con condizioni meteo migliori. Per quanto riguarda i lavori che richiedono grande sforzo fisico, questi devono essere pianificati nei momenti più freschi della giornata.
Inoltre, i datori sono chiamati a prevedere l’alternanza dei turni, prendendo in considerazione anche l’interruzione del lavoro in casi estremi, ovvero quando c’è il rischio di compromettere le condizioni di salute e sicurezza dei dipendenti.
Caldo sul lavoro: Worklimate va in aiuto dei datori e dei lavoratori
Il nuovo protocollo per combattere il caldo sul lavoro vuole essere una sorta di “guida nelle scelte tecnico/organizzative da compiere anche per gli anni futuri e non solo per l’attuale emergenza stagionale“. Seguendo le norme di sicurezza si eviteranno rischi “legati all’attività lavorativa, come il colpo di sole, i crampi da calore, l’esaurimento da calore, il colpo di calore soprattutto per lavoratori over 65, per quelli con patologie croniche, per chi assuma particolari farmaci, per chi denuncia alterazione dei meccanismi fisiologici di termoregolazione, per le lavoratrici in gravidanza“. I datori e i dipendenti stessi possono pianificare meglio i turni su Worklimate, la piattaforma studiata da Inail Cnr per prevenire le allerte meteo.