Poche donne nel mondo della musica? Non è affatto così: ci sono tante cantanti e band tutte al femminile che fanno parte della discografia italiana. Oggi vi parliamo di Tarsia, al secolo Tatiana Tarsia, lucana, ma trapiantata a Roma. Tra le sue influenze musicali troviamo Lucio Battisti, Lucio Dalla e Pino Daniele; suo padre ascoltava i loro dischi quando lei era ancora piccola e queste melodie che erano protagoniste delle pareti della sua casa l’hanno formata.
Dopo le esperienze all’Escaena Carmen Roche di Madrid e al Musical Theatre Academy di Londra si è trasferita a Roma, città in cui attualmente ancora vive. “Vivere all’estero per me è stata un’esperienza di crescita formativa – fa sapere l’artista in esclusiva per PinkBlog – Mi sono confrontata con realtà diverse da quella da cui provengo, ho imparato nuove lingue e trovo che anche a livello musicale e di sonorità, questa sia una grande opportunità. Mi piacerebbe riuscire tra le altre cose a portare la mia musica oggi, in quei posti che per me hanno significato tanto”.
Il debutto discografico vero e proprio è avvenuto nel 2017 e nello stesso hanno ha avuto la possibilità di affiancare artisti del calibro di Fabrizio Moro, come opening act dei suoi concerti.
Consigli per gli ascolti
Il suo progetto è un crossover musicale tra generi differenti, caratterizzato da sonorità funk, soul, pop e jazz. Con Maqueta Records pubblica il brano “Passi” dall’atmosfera folk e romantica: un carillon di immagini del nostro percorso interiore che scorrono, in forma un po’ onirica. Spesso la vita è difficile e ci butta giù, ma è proprio grazie a queste esperienze difficile che costruiamo la nostra corazza e diventiamo sempre più forti, lasciandoci stupire dalla bellezza di un cielo pieno di stelle e da tutto ciò che ci circonda.
“Questa notte correrò veloce per proteggerti dal freddo che verrà e più forte conterò le stelle e tornerà questa felicità”
Arriva poi il brano “Ubriachi fino alle tre” in duetto con LUVESPONE: specifichiamo che non c’è alcun riferimento alcolico, ma si tratta di una canzone che parla del mondo in cui la vita dovrebbe essere vissuta, quindi lontano dai pregiudizi e superando i propri limiti. Quello che succede nella vita viene paragonato ai suoi che Guido (questo il vero nome dell’artista) e Tarsia cercano quotidianamente per la creazione dei loro pezzi.
“Con ironia autoironia, lascio che mi guidi solo la magia”
Recentemente è uscito “Dove siamo stati bene”, brano che racconta la nostalgia della partenza attraverso i ricordi del passato. Nonostante ci sia la consapevolezza di poter tornare, bisogna riflettere sulle esperienze positive del passato per conservarle e ricordarle in qualsiasi momento della vita. In un momento storico in tutto il tempo sembra essere liquido, tra momenti di frenesia ed individualismo, il consiglio è quello di riflettere su se stessi e su tutto quello che ci è successo.
Con questo brano Tarsia vuole custodire questa sensazione, lanciando un messaggio chiaro ma, allo stesso tempo, allargandone il significato: tornare “dove siamo stati bene” non fa riferimento solo ai posti fisici, ma anche alle persone o alle esperienze vissute, di cui teniamo dentro noi un’immagine chiara e coinvolgente.
“Partire non è così semplice quando il motivo sei tu, partire anche se poi ritorneremo sempre dove siamo
stati bene”.
“Sto lavorando a un album che dovrebbe uscire il prossimo anno – rivela a PinkBlog – Sarà il mio primo
disco e ciò che sto cercando di fare è tirare fuori tutte le sfaccettature di ciò che è la mia musica”.
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