Quest’anno, 2023, inizierà ufficialmente il 4 febbraio ma quale è la storia del Carnevale di Venezia? Andiamola a scoprire…

Le date ufficiali di quest’anno vedono il Carnevale di Venezia iniziare il 4 febbraio ma già da qualche giorno prima ci saranno i primi eventi. Ma quale è la vera storia di questo appuntamento della tradizione lagunare conosciuto in tutto il mondo? Andiamola a scoprire.

La storia del Carnevale di Venezia

Carnevale di Venezia
Carnevale di Venezia

La prima testimonianza relativa al Carnevale di Venezia risale ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094. In esso si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta in assoluto.

Il primo documento ufficiale, invece, nel quale il Carnevale diventa una festa pubblica, è un editto del 1296. In quell’anmo il Senato della Repubblica dichiarò festivo il giorno precedente la Quaresima.

In quest’epoca, e per molti secoli che si succedettero, il Carnevale durava sei settimane, dal 26 dicembre al Mercoledì delle Ceneri, anche se i festeggiamenti talvolta venivano fatti cominciare già i primi giorni di ottobre.

La tradizione a Venezia

L’istituzione del Carnevale da parte delle oligarchie veneziane è generalmente attribuita alla necessità della Serenissima di concedere alla popolazione, e soprattutto ai ceti più umili, un breve periodo dedicato interamente al divertimento.

In questo modo si dava il via a festeggiamenti durante cui i veneziani e i forestieri si riversavano in tutta la città tra musiche e balli.

Attraverso l’anonimato che garantivano maschere e costumi, si otteneva una sorta di livellamento di tutte le divisioni sociali ed era autorizzata persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia.

Le maschere della tradizione

Sebbene tutti abbiamo visto negli anni svariate maschere, nel Carnevale di Venezia ce ne sono alcune assolutamente tipiche.

C’è quella del bauta. Bianca, con il mento appuntito e sollevato che permette di mangiare e bere senza toglierla, così da non venire riconosciuti.

Molto conosciute anche quelle del tabarro, un ampio mantello nero, e il tricorno, il copricapo a tre punte. Più particolare è invece la gnaga, che ricorda nella forma il muso di una gatta (usata anche dagli uomini).

Le signore, infine, amavano indossare la moretta ovvero una mascherina in prezioso velluto che si manteneva salda sul viso tenendola con un perno in bocca.

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ultimo aggiornamento: 29-01-2023