Il progetto “Virtuoso Menswear“, lanciato nel 2009, continua il suo percorso di glamour indipendente. Oggi Caruso presenta, a Milano Moda Uomo, il classico maschile in un ottica rivisitata, proponendo una nuova silhouette con proporzioni rilette sia per il completo classico sia per la giacca,”Sorrento” il nome scelto: omaggio al luogo d’elezione del tenore per eccellenza a cui è ispirato il marchio.
Ribadendo i canoni aurei dell’eleganza maschile, completo e giacca hanno linee più grafiche e scivolate, dal gusto internazionale; focus sui fianchi e sulle spalle, queste ultime più morbide benché costruite ad arte. Il pantalone alza la vita e allarga il fondo (23 cm) ridefinendo i canoni dell’abbigliamento maschile di oggi.
I materiali sono di ascendenza british come Donegal o Cheviot, trattati però in maniera da poter ben scivolare sulla figura; la corposità è ottenuta attraverso la tridimensionalità del colore: dal cammello con riflessi ocra, alle rifrangenze di viola, alla gamma dei blu che virano dai più intensi al blue royal.
“Dandesque” è il neologismo coniato per lo stile dei Tuxedo del Virtuoso Menswear. Le giacche da sera, sospese tra la ricercatezza senza tempo del dandy e i dettagli di stile che strizzano l’occhio al burlesque, sono proposte in velluto stampato ton sur ton, con fantasie floreali o check tartan. In sintonia anche la sgargiante camiceria. Giocata sulle fantasie.
Da quelle create con micro C, iniziale di Caruso, raddoppiate a formare dei logo-pois su twill di lana e seta, ai più sportivi macro damier, tartan e floreali nelle sfumature rosso, verde, ocra e grigio. “Caruso Jacket“: di rigore la rilettura della giacca icona del Virtuoso Menswear, omaggio al Tenore Enrico Caruso, vero emblema dell’eccellenza italiana, per questa stagione in un corposo Drill di lana color sabbia scura.
Lo sportswear ha scelto un prezioso pile di cachemire per la giacca “Thunderbird“. I capispalla, come i tradizionali trench e peacoat, hanno fodere con imbottiture iper leggere in piumino d’oca, ma anche sete idrorepellenti e cotoni trattati.
“Virtuoso Ties” è un “accessorio – satellite” fuori dai canoni consueti che oggi vorrebbero il tramonto della cravatta. Caruso al contrario la esige. Una vera sprezzatura di questo dettaglio di stile, immancabile. Lo “illustra” scegliendo con sapido gusto ironico l’immagine icona di campagna di una modella di fine Ottocento ritratta dal mitico e poliedrico fotografo Nadar a Parigi: vestita stile garçonne ante litteram esibisce con orgoglio la sua cravatta maschile.
Le “Virtuoso Ties” hanno un look preciso: asciutte per creare nodi piccoli e composti; due le grandezze della pala ma sempre contenute; tutte realizzate in raso marrone tinto in filo; solo fantasie: regimental e 50 micro disegni anni Venti del ‘900 ritrovati dopo una lunga ricerca d’archivio; nessun utilizzo di stampe.
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