Avete mai sentito parlare della centella asiatica? Si tratta di una pianta che aiuta a combattere la cellulite. Vediam cosa è e cosa fare.

Considerata fin dall’antichità un’erba curativa e spirituale, la Centella asiatica è nota oggi in quanto viene impiegata soprattutto in ambito estetico sotto forma di integratori, creme, pomate o estratti. In modo particolare il suo utilizzo aiuterebbe a combattere la cellulite.

Centella asiatica: cosa è

centella asiatica contro la cellulite
cellulite

La centella asiatica è una pianta che ha origine nel continente asiatico. I suoi principi attivi sono contenuti all’interno delle foglie di forma tondeggiante disposte a rosetta, recise al momento della fioritura. Storicamente è anche conosciuta come erba della tigre. Questo nome le sarebbe stato attribuito in quanto tali felini, per curarsi le ferite, cercavano proprio questa pianta.

La pianta di cui vi stiamo parlanto è caratterizzata dalla presenza di saponine triterpeniche che sono da sempre considerate un valido alleato contro la cellulite. Tra le proprietà di questa pianta c’è sicuramente la sua azione diuretica e antinfiammatoria oltre che dare una mano al sistema sanguigno e linfatico per drenare liquidi e tossine.

Proprio così facendo riduce la ritenzione idrica il problema di fondo alla base di cellulite e gonfiore.

La centella contiene anche flavonoidi, antiossidanti, polifenoli e oli essenziali che aiutano la produzione di collagene che rende la pelle più elastica favorendo la corretta circolazione periferica e andando a ridurre problematiche come edemi sottocutanei, gonfiori e pesantezza di gambe e caviglie.

Come combattere la cellulite

Come come è possibile utilizzare la centella asiatica per combattere la cellulite? Esistono diverse modalità. Sotto forma di tisane, per esempio. In alternativa come soluzione idroalcolica (tintura madre), o ancora sotto forma di estratti secchi, compresse, sciroppi ed integratori alimentari. Può essere applicata esternamente sotto forma di crema, gel e pomata.

I primi risultati saranno visibili in 4-8 settimane. Come sempre, però, molto dipende da persona a persona. La sua assunzione – in termini di dosaggio – di solito non supera il massimo giornaliero di 2,9g/die di estratto idroalcolico.

Prima di farne uso, sempre meglio rivolgersi ad un parere medico esperto anche se di solito non si hanno particolari controindicazioni.

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ultimo aggiornamento: 11-02-2023