Se fin’ora eravate abituati ad associare aree del sud est asiatico con prodotti di basso costo e di bassa qualità, dovrete ricredervi. Cina, Corea e Singapore vogliono infatti competere con l’Occidente anche sul fronte della creatività, nel food e nella moda.
Alcuni degli stilisti più promettenti della scena internazionale, da Derek Lam a cui Tod’s ha affidato il suo progetto di abbigliamento, a Vivienne Tam e Peter Som che ha vestito le star di “Sex and the city” sono di origini cinesi.
E a dispensare consigli sul guardaroba all’alta borghesia con gli occhi a mandorla è arrivata a Pechino Hong Huang, editrice di quattro riviste di moda che oggi orientano i gusti e gli stili dei ricchi cinesi amanti delle griffe straniere.

D’altra parte Shangai, con i suoi venti milioni di abitanti, è oggi soprattutto una vetrina cosmopolita di prestigio per tutte le griffe di punta della moda internazionale, una metropoli modernissima eletta a testa di ponte per la penetrazione nel Mercato cinese.
E non solo: si tratta di una nuova frontiera anche per l’alta gastronomia. Il ristorante South Beauty 881, appena aperto a Shangai a due passi dal Nasdaq, insieme al Tmsk e allo Shintori Null II rispecchiano l’attuale dinamismo della raffinata cucina fusion Made in China.
Via | Repubblica.it

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ultimo aggiornamento: 11-01-2006