A chi spetta il Bonus Mamma 2024 e come funziona: requisiti e dettagli del bonus destinato alle madre lavoratrici.
All’interno della Manovra 2024 è stato inserito anche un nuovo Bonus Mamma. Si tratta di una misura destinata alle circa 800mila lavoratrici madri presenti in Italia, che potranno contare su una decontribuzione extra in grado di garantire un vantaggio retributivo di circa 1.700 euro netti l’anno, stando alle simulazioni degli esperti dell’Ufficio parlamentare di bilancio.
Ma in cosa consiste nel dettaglio questa misura voluta dalla premier Giorgia Meloni come ulteriore spinta a favore della natalità? Scopriamo insieme tutte le informazioni necessarie sul Bonus Mamma, a chi spetta, quali sono i requisiti necessari e come funziona.
Bonus Mamma 2024, i requisiti: a chi spetta
La misura dedicata alle mamme lavoratrici si concretizza in un esonero totale dei contributi previdenziali che gravano sulla lavoratrice fino a un tetto massimo di 3mila euro. Il datore di lavoro, quindi, non è più chiamato a versare all’Inps i contributi che spettano alla lavoratrice, ma li trasforma in retribuzione a favore della stessa. A pagare i contributi è invece lo Stato.
Tale sgravio è previsto per il triennio che va dal 2024 al 2026 per tutte le madri lavoratrici con più di due figli, di cui almeno uno minorenne. Per il 2024 lo sconto è però previsto anche per le mamme con due figli, se uno dei due ha un’età inferiore ai 10 anni.
Ma la misura riguarda ogni tipo di madri lavoratrici? La risposta è no. Sono destinatarie del bonus le donne con un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, mentre resta escluso il lavoro domestico. In totale sono dunque toccate da questa misura circa 800mila lavoratrici in Italia, il 10% delle lavoratrici totali. Restano invece escluse le madri lavoratrici con contratti a termine.
Nonostante l’esclusione di una buona fetta di mamme lavoratrici, con tutte le conseguenze del caso, la misura comporta comunque un onere per lo Stato di circa 450 milioni di euro.
Come richiedere il Bonus Mamme 2024
Fermo restando che l’ammontare del beneficio sarà variabile e dipenderà dal livello di stipendio, fino a un massimo di 1.777 euro netti l’anno per una retribuzione lorda che arrivi ad almeno 35mila euro, resta da comprendere cosa fare per poter ottenere questa decontribuzione, qualora ne avessimo diritto.
Non è in teoria necessario fare richiesta al proprio datore di lavoro né all’Inps. Sarà direttamente compito del datore di lavoro applicare la decurtazione dei contributi, trasformando la quota tagliata in un aumento dello stipendio lordo.
Qualora si avesse diritto al bonus, che entrerà ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2024, ma non venisse applicato correttamente in busta paga sarà ovviamente necessario farlo presente all’amministrazione della propria azienda o a chi si occupa dei pagamenti.
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