Cos’è il carnevale Ambrosiano? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul rito carnascialesco che differisce da quello romano.
Avete mai partecipato al carnevale Ambrosiano? Non è molto diverso da quello romano, almeno non per le maschere e l’allegria tipiche del periodo carnascialesco. Vediamo, nello specifico, cos’è, perché è nato, dove e quando si celebra.
Carnevale Ambrosiano: cos’è e quando si celebra
Il carnevale Ambrosiano, come suggerisce il nome, è quello che si svolge secondo il rito ambrosiano. Mentre il carnevale romano coinvolge quasi tutta Italia, l’altro si festeggia soprattutto nella diocesi di Milano e in alcune zone limitrofe. Secondo la tradizione, fu Sant’Ambrogio, patrono e vescovo del capoluogo lombardo, a chiedere alla città di prolungare la Quaresima di qualche giorno e, di conseguenza, di posticipare i festeggiamenti carnascialeschi.
Pertanto, la differenza sostanziale tra l’Ambrosiano e il romano riguarda la data. Secondo il rito voluto da Sant’Ambrogio la Quaresima non inizia il Mercoledì delle ceneri ma la domenica seguente, quindi dalla prima domenica di Quaresima. Questo significa che il periodo carnascialesco non termina il Martedì grasso ma va avanti fino al sabato successivo. Di conseguenza, si parla di Sabato grasso.
In quali città si celebra il rito ambrosiano?
Il carnevale Ambrosiano è proprio soprattutto di Milano, ma ci sono anche alcune città vicine che lo festeggiano. Nello specifico, parliamo delle province di Monza, Lecco, Varese, una parte della provincia di Como e alcune località della provincia di Bergamo.
Per quanto riguarda i festeggiamenti e le tradizioni culinarie, l’Ambrosiano non differisce da quello romano. Maschere, carri allegorici, scherzi e allegria conditi fa chiacchiere o frappe. Generalmente, a Milano si sceglie un tema ogni anno e, durante il Sabato grasso, si fa una sfilata per le vie del centro.
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