Il 26 settembre 2024 esce nelle sale cinematografiche di tutta Italia il film Maria Montessori – La nouvelle femme. Diretta da Lea Todorov, la pellicola narra la storia della famosa pedagogista marchigiana e la nascita del metodo montessoriano. Vediamo cos’è e come funziona il suo approccio.
Cos’è il metodo Montessori?
Sviluppato dalla marchigiana Maria Montessori alla fine dell’Ottocento, il metodo Montessori è un approccio pedagogico oggi diffuso in tutto il mondo. Si stima che siano circa 65 mila gli istituti che praticano l’insegnamento montessoriano. Questo sistema educativo pone al centro della scena il bambino e il suo sviluppo naturale, lasciando ampia libertà alla spontaneità di ogni individuo.
L’interesse dei bimbi per la conoscenza deve essere stimolato tramite la cura dell’ambiente e dei materiali didattici (come il barattolo della calma) e, ovviamente, con il supporto dell’insegnante. Quest’ultimo non deve essere visto come il classico docente, che si occupa soltanto di trasmettere nozioni, ma deve diventare una specie di angelo custode.
Il metodo Montessori si basa sulla libertà di scelta e sull’indipendenza del bambino e consente di raggiungere un buon livello di responsabilità e consapevolezza fin dalla scuola dell’infanzia. Ovviamente, ci sono sempre obiettivi e competenze da rispettare, ma l’approccio all’insegnamento è diverso rispetto a quello classico, che potremmo ormai definire puramente nozionistico.
Ecco il trailer del film Maria Montessori – La nouvelle femme di Lea Todorov:
Metodo Montessori: l’importanza dell’interazione
Nel metodo Montessori è molto importante anche l’interazione, non solo con l’ambiente ma anche tra bambini di età diverse e tra studenti e insegnante. Non a caso, gli istituti montessoriani prevedono classi di età mista per fasce d’età: 0-3, 3-6, 6-12 e 12-18 anni. Questa divisione consente di stimolare la socializzazione, la collaborazione e l’apprendimento tra pari. Un po’ come faceva Don Lorenzo Milani.
Lo studente è libero di scegliere in autonomia anche l’attività da svolgere, ovviamente da un elenco studiato ad hoc dal docente, e il tempo da dedicarvi. Generalmente, le attività si svolgono in fasce orarie di tre ore, seguite da una pausa. In questo modo si favoriscono attenzione e concentrazione.
Infine, si mira all’autovalutazione e all’autocorrezione, piuttosto che alle valutazioni dell’insegnante con voti o giudizi. Un approccio pedagogico diverso rispetto a quello tradizionale, studiato per raggiungere, oltre che la conoscenza, la vera salute fisica e mentale, che per la Montessori era il risultato della “liberazione dell’anima“.
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