Francesco Guerrieri – fondatore del Gruppo 63 con Di Luciano, Drei e Pizzo – è deceduto a Soverato, in provincia di Catanzaro. Aveva 84 anni. L’artista era nato a Borgia nel 1931 e nel 1939 si è trasferito a Roma, costruendo lì il proprio percorso formativo. Nel 1958 aveva dato inizio a una ricerca artistica peculiare, realizzando lavori polimaterici che poi ebbero grande importanza nella sua arte avanguardista e sperimentale. Il suo percorso di ricerca culminò con la grande opera-ambiente Immarginazione, presentata al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1978. Così Guerrieri parlò del suo percorso artistico:

Il mio percorso artistico nasce dalla crisi dell’informale, come molti artisti della mia generazione ero immerso nella cultura informale ma mi stava stretta. C’era la volontà di andare al di là del solito cammino , l’informale era diventato una specie di accademia ripetitiva, con un certo conformismo di linguaggio, noi giovani volevamo andare oltre, usare anche altre tonalità di colore, dire basta a tutti quei grigi, marroni, neri. Ho fatto ricerche sulle materie, ho utilizzato molti oggetti trovati per caso. Ad un certo punto ho cominciato a dare un ordine a queste mie ricerche, a sistemare il tutto in modo organico. Non mi rendevo conto a quel tempo che c’era un’esigenza di superare l’informale che questo movimento era finito, che aveva esaurito il suo scopo e si sentiva sempre di più l’esigenza di un ordine di un’armonia.

Nel corso della sua vita ha esposto in Italia e all’estero, in personali di grande rilievo, ma anche declinato l’invito a esporre alla Biennale di Venezia. Tra le mostre più recenti, rammentiamo la collettiva al Mart di Rovereto del 2011 e la retrospettiva al Maca del 2012 e la partecipazione a “Arte, cinema e cinetica” alla Gnam di Roma sempre nel 2012. Per il 2016 rimane invece in programma una sua grande mostra antologia al Marca di Catanzaro.

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ultimo aggiornamento: 25-08-2015