Fin dai tempi della Dark Polo Gang, Tony Effe è sempre stato molto apprezzato. In pochi sanno che la sua carriera non è iniziata nel mondo della musica, ma in quello del cinema. Vi presentiamo una raccolta di sue frasi, tratte dalle canzoni che i fan amano di più e da alcune interviste.
Frasi di Tony Effe tratte dalle canzoni più belle
All’anagrafe Nicolò Rapisarda, Tony Effe ha mosso i primi passi come attore e soltanto in un secondo momento si è concentrato sulla musica. Nel 2014, insieme agli amici Dark Side, Dark Pyrex e Dark Wayne, ha fondato il gruppo Dark Polo Gang, dando il via alla sua carriera musicale. Il primo mix tape, intitolato Full metal dark, ha ottenuto un grande successo, seguito nel 2017 dall’album d’esordio, Twins.
Quando la Dark Polo Gang ha iniziato a sgretolarsi, il rapper ha intrapreso il percorso da solista, collaborando con alcuni colleghi come Geolier e Sfera Ebbasta. Tante le canzoni che hanno fatto impazzire i fan. Di seguito, una selezione delle frasi più amate tratte dai brani di Tony Effe:
- Mi fa impazzire se fa la cattiva, metà bastarda, metà bambolina. Tu sei legale come una rapina, principessa della strada. (Sesso e samba)
- Mi piaci così come sei fatta, naturale ma rifatta. (Miu Miu)
- Ti sputo in faccia solo per condire il sesso, ti chiamo “puttana” solo perché mе l’hai chiesto, ti sbavo il trucco, che senza stai purе meglio. (Dopo le 4)
- Piove, ma se mi guardi con occhi grandi ritorna il sole. (Taxi sulla luna)
- Come un cieco non ho via d’uscita, firme sui pacchi per tutta la vita (crack). Sono ripetitivo, ma entrano soldi ogni volta che scrivo. Ogni reato che faccio lo dico, chiamo l’avvocato, non mi fido. (Cadillac)
- Sono un tipo complicato, non mi esprimo e le poche volte che ci provo, non vengo capito. (Pillole)
- Il mio nome è sempre hot, è sempre caldo, come la sudamericana che ho seduta a fianco. Mi chiedono come alziamo ‘sti soldi in un lampo, mi chiedi di farti fare un giro sulla Lambo. Non posto quello che penso o mi copi le idee. Veniamo dai palazzoni senza le ringhiere. Lei vuole la bella vita, vuole il belvedere, può avere quello che vuole col suo bel sedere. (Mi piace)
- Sono con un tamarro su una Camaro. Fedina sporca, faccia da bravo. Camicia aperta ed è tatuato. Gli mollo un bacio se me ne vado, sono esclusiva come una lounge. (Fashion)
- Pensavo solo ai soldi ma non era abbastanza, forse tu sai meglio di me. Adesso sto spezzando già il cuore di un’altra, il mio è volato come polvere. Sesso, droghe, scarpe nuove, fuori sole dentro piove. (Escort Lover)
- Sono la mala in Italia, la strada chiama. Fumo zaza, passamontagna copre la faccia, soldi in tasca, pistola in banca. Pistole in casa, import export, Roma centro, Casablanca. (Effe)
- Chiedo scusa a mia madre, chiedo scusa a mio padre per tutte quelle volte che ho fatto cose sbagliate, per tutte quelle che ho scopato e poi trattato male, per tutte le persone che ho mandato in ospedale. (Sorry)
- Moltiplico i conti come un professore d’algebra. Chiamo un’altra bitch, perché la mia bitch è lesbica (ehi). Uso droga in pubblico, ‘sti cazzi se lo pubblica. (3uphon)
- Voglio il naso d’oro come Gianni Agnelli. Stai provando ad emularmi come Coca-Cola e Pepsi. Nella scena ho troppi figli deficienti. Dovevo proteggermi meglio con ‘ste bad bitch. (Vero Tony Vero Sosa)
- Ho il cuore black Balenciaga, non puoi spezzarlo, acciaio hi-tech come una katana. E lo sapevi già che ero un figlio di puttana. Non sei cambiata, ah, sempre incazzata, bella anche da struccata, ah. (Balenciaga)
- Lavandini d’oro giallo a casa come I narcos. A quindici anni avevo già la piazza di spaccio. (Ke lo Ke)
Frasi di Tony Effe tratte dalle interviste
Classe 1991, Tony Effe ha recitato in film famosi, come Viaggi di nozze, Paparazzi e L’ombra del gigante, e la serie tv Tutti per uno. Non solo, con il suo gruppo ha partecipato alla docu-serie Dark Polo Gang – La serie e a StraFactor, uno spin off di X Factor, nei panni di giudice. Di seguito, una selezione di frasi tratte da alcune interviste:
- Uno dei miei segreti è la costanza. Come un calciatore si allena tutti i giorni, io tutti i giorni vado in palestra e poi in studio. Quando lo faccio mi sento a posto con me stesso. Prima non ero così, ora ho più la testa sulle spalle. So che ho una responsabilità. Mi sveglio la mattina e vado al lavoro.
- Sono stato arrestato un paio di volte per rissa, da minorenne e maggiorenne. Ho iniziato a picchiarmi che avevo tredici, quattordici anni al parchetto ma sempre per ragione. Reagivo alle ingiustizie facendo a botte. Se voglio una cosa materiale la prendo con la violenza, ma sono consapevole che sbaglio. Tante volte non vorrei essere Tony Effe. Prima ero felice di esserlo, ma adesso con il successo le persone si relazionano diversamente con me. Mi sento più solo rispetto a prima.
- Ho avuto periodi con un po’ di depressione, in cui magari dovevo fare delle cose e non le facevo. Quindi mi chiamava Gianmarco, il mio manager. Magari dovevo fare delle story per un merchandising ma stavo sul letto tutto il giorno e non le facevo. Poi un giorno mi sveglio e inizio a fare tutto.
- Quando stavo al liceo mio padre mi dava 150 euro a settimana di paghetta. Nel senso, che ci devo fare? Per me 150 euro erano pochi. A diciassette anni comunque già fumavo e già avevo il motorino. Ero un povero del centro. La mia rivalsa era economica, non vengo dalle case popolari, ma abitavo in una casa da 90 metri quadri e mi sentivo inferiore quando andavo a casa del figlio di X che aveva la casa con la piscina a Capalbio.
- Sono un ragazzo educato, non snobbo nessuno, se mi chiami rispondo. Sono molto vero, di base sono buono e cerco di aiutare tutti. Poi se mi fai incazzare diventa un problema, ma di base sono amico di tutti. Dico quello che penso.
- Ci sono dei giorni in cui mi sveglio e dico “Non è un sogno questa vita. Oggi mi devo svegliare, devo fare questa cosa e non c’ho voglia”. Mi vorrei fare una canna e tornare a dormire, a forza. Magari mi sveglio e non ho voglia di vivere questa vita. Un giorno magari mi sveglio e dico “C…o, sono Tony Effe, che figo”, un giorno invece “Che palle”.
- Una volta stavo con una ragazza. Lei mi disse “Amore, voglio andare alle Maldive”. Chiamo il manager e gli dico “Guarda, devo andare a ste c… di Maldive”. Poi ci ho pensato e ho detto: “Non si può andare alle Maldive, punto”. Mi sono dato due schiaffi in faccia e ho detto: “Non si va alle Maldive, devo fare un disco, ciao”. La storia non è continuata.
- Dopo scuola volevo andare a giocare, invece mi toccavano i provini, controvoglia. Dovevo girare un film in Russia con Anthony Hopkins, ho rinunciato, i miei volevano che finissi le superiori.
- I ragazzi stanno sempre meno in piazza, a giocare a pallone. Un’abitudine fondamentale che si è persa. Io passavo a citofonare a un mio amico, se non c’era andavo da un altro. Un contatto più diretto. Oggi contano solo i numeri che fai, i follower. Forse è anche colpa nostra, non so dove andremo a finire.
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