In più di dieci anni di carriera da solista, Coez ha regalato ai fan brani bellissimi: da La musica non c’è a Catene, passando per La strada è mia, Le parole più grandi, Fuori di me e Areoplano. Vi presentiamo una raccolta di frasi tratte dai suoi brani più iconici.
Frasi tratte dalle canzoni di Coez
All’anagrafe Silvano Albanese, Coez ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica nel 2001, quando aveva 18 anni. Il debutto nel rap è arrivato l’anno seguente, quando ha incontrato Franz e Nicco e ha creato insieme a loro il gruppo Circolo Vizioso. Qualche tempo dopo è nata la crew Brokenspeakers e l’artista salernitano ha iniziato parallelamente la carriera da solista. Il primo album, intitolato Figlio di nessuno, è arrivato nel 2009 e gli è servito per affermarsi come nome di punta della scena rap italiana.
Tanti i singoli che hanno fatto impazzire i fan: da È sempre bello a Con le tasche leggere, passando per Mille fogli, Ali Sporche e La musica non c’è. Di seguito, una selezione di frasi tratte dalle canzoni più belle di Coez:
- Capisci i sentimenti quando te li fanno a pezzi, è bello rimettere insieme i pezzi, vedere che alla fine stanno in piedi anche da soli. (È sempre bello)
- È un mondo fatto per due come le selle delle moto, come le stelle se le guardi sola, non è uguale senza di me. (Le luci della città)
- Amare te è facile come odiare la polizia. (La tua canzone)
- E ho pensato a quanto siamo piccoli anche visti da vicino. E se le stelle sono sole penso a quanti siamo soli noi mentre cammino. (Fuori di me)
- Non credo al matrimonio in generale: in generale basta che mi vuoi bene. (Catene)
- Ciò che è a terra ormai non può cadere. (Ciao)
- Ogni errore l’ho sempre pagato, anche se non era mio. (Con le tasche leggere)
- T’ho fatto da ombrello, adesso che il tempo s’è fatto più bello non ti servirò. (Le parole più grandi)
- La mia generazione va al mare, la mia generazione palmare e, mentre tutto quanto va male, qualcuno si sta sforzando d’amare. (Mille fogli)
- Il diavolo veste d’ombretto celeste e a volte cola via con una lacrima. (Niente di che)
- Imparo dall’impatto con la verità che è trasparente come il vetro e puoi tagliartici a metà. E anche se ho le ali, sporche di sangue un giorno volerò da te. E questo sangue, m’ha reso grande, per questo volerò da te. (Ali Sporche)
- È quasi sempre bello se dal buio arriva il giorno. (È sempre bello)
- Sei un inguaribile romantica, un po’ isterica, però simpatica, certo unica. (Incredibile romantica)
- Vorrei vederti vestita di niente, scriverti addosso che sei mia per sempre. (Jet)
- Vorrei farti cento cose ma non so da dove iniziare… ti vorrei iniziare. (La musica non c’è)
- La libertà spaventa quando è troppa, e la cerchiamo dentro le prigioni, e ci fidiamo delle religioni, ci trasformiamo da aquile in piccioni. (La strada è mia)
- Vorrei fosse domenica. Tu coi piedi sul cruscotto, io il braccio che penzola, l’orologio sotto al sole che scotta. E ripenso alla mia vita senza te. (Domenica)
- Da ragazzino passavo il tempo a salutare gli aeroplani, perso nel cielo anche io. (Aeroplani)
Citazioni tratte dai brani di Coez
I brani di Silvano Albanese sono dedicati agli argomenti più disparati: dall’amore all’amicizia, passando per le difficoltà della vita. Di seguito, un’altra selezione di frasi tratte dalle canzoni di Coez:
- Stringi la giornata fra le dita, ché tra poco è già finita: così è la vita. (Domenica)
- È bello stare insieme, saper stare da soli. (È sempre bello)
- Ho creduto alle parole di una canzone che diceva che la notte è ancora nostra, ma tu non eri lì. (Buona fortuna)
- E forse ho imparato ad andare più forte dei miei pensieri, ricordi di ieri, a correre di più o solamente non ci sei più. (Niente di che)
- C’è troppa luce dentro la stanza, questo caldo che avanza io non dormirò. E scusa se non parlo abbastanza ma ho una scuola di danza nello stomaco. E balla senza musica con te, sei bella che la musica non c’è. (La musica non c’è)
- E capisci quanto qualche cosa veramente conta solo se la vedi andare. (Fuori di me)
- Ti prego, dimmi cosa mi manchi a fare, tanto mi mancheresti lo stesso. (Cosa mi manchi a fare)
- È come se fossimo bambini, come se fossimo destini che si corrono accanto. (Domenica)
- Le finestre hanno tutte gli occhi, ma nessuno parla. (Dove finiscono le favole)
- Non lo so come mai se mi guardo allo specchio non mi riconosco più: nella stanza mia danza uno spettro. (Dramma nero)
- Amare me è facile, come amare chi se ne va via. In questo mondo di infinite bombe, io ho la mia. La tua canzone ti scalderà per quando lo vorrai. (La tua canzone)
- Fra le lenzuola marchiate dai tuoi profumi hai lasciato andare in frantumi tutti quanti i cliché. (Parquet)
- La carne è debole: la mia sì, la tua morbida. (Taciturnal)
- Voliamo via, ma via dove? Più andiamo avanti, più siamo persone sole. (Testa uragano)
- Bicchiere mezzo pieno, ne ho già bevuti tre, mi chiedo adesso con chi brinderai. (Ti sposerai)
- E io pensavo che stai così bene con gli occhiali, e non la smetto più di pensarti con le mani. (Vai con Dio)
- È così grande questa città che a volte ci divide. È un cuore rotto a metà che a volte non coincide. Vorrei portarti via, via da te, ma non lo so dove sto andando sai. (Vorrei Portarti Via)
- Guarda da qui le luci della città. E non capisco dove sia casa mia. Mi chiedevo se salto nel vuoto, vieni con me. Guarda da qui le luci della città e mentre i taxi vanno via hai detto che eri solo mia. Mi chiedevo se vanno via tutti resti con me? (Le Luci della Città)
- Ho rotto tutto quello che potevo per te, che sei tutto quello che volevo. Da ragazzino ero bravo coi Lego, e ca**o è chiaro che adesso mi lego. Dici di sì, mentre te ne vai un po’ di te. Rimane qui, anche se non vuoi, amami o faccio un casino. (Faccio un casino)
- Sono partito senza salutare e senza fare il biglietto, e in fondo cosa avrei dovuto fare? Boh, forse lasciare un biglietto. (Faccio un casino)
- Scrivo per sedare ogni mio demone. (Forever Alone)
- Grazie per tutti i buoni consigli: posso sbagliare da me. (Hangover)
- Mi sento vivo soltanto quando intorno a me c’è tanto rumore. (Aeroplani)
- Mi perdo dentro l’iride degli occhi più belli che abbia mai visto. (Jet)
Riproduzione riservata © 2024 - PB