Galleria Campari è lo spazio dedicato all’arte del bere, un viaggio nel mondo delle forme e dei colori, un omaggio al passato ma al tempo stesso anche un distillato di ironia e meraviglia. Artisti di ogni genere si sono cimentati nella rappresentazione dell’essenza del marchio: da Fortunato Depero, autore della comunicazione Campari dal 1926 al 1936, a Bruno Munari, attivo per Campari dal 1932 al 1982 circa. Da Federico Fellini che firma nel 1984 il primo spot per Campari, a Ugo Nespolo, che nel 1990 orchestra la pubblicità Campari per i Mondiali di Calcio ’90. Gli spazi di Galleria Campari si sviluppano su due piani: il primo dedicato all’arte e alla comunicazione Campari nel corso della storia, il secondo si focalizza sulla comunicazione del prodotto, con la ricostruzione di bar reali e fantastici e con l’utilizzo di media non convenzionali.

La Galleria Campari sorge negli spazi della palazzina liberty risalente al 1904, in via Gramsci a Sesto San Giovanni. L’edificio, allora nato quale primo stabilimento di produzione industriale ad opera di Davide Campari, figlio del fondatore Gaspare, è stato ristrutturato dall’architetto Mario Botta che, con grande capacità compositiva, lo ha inserito nel contesto del nuovo edificio di indiscusso valore architettonico e urbanistico, che ospita dall’aprile 2009 l’Headquarters del Gruppo Campari.

Il primo piano della Galleria è stato suddiviso in tre grandi aree tematiche: comunicazione, arte e produzione, con immagini suggestive che ci mostrano la produzione nel nuovo stabilimento di Novi Ligure. Muovendosi attraverso il primo piano si vive un’esperienza multimediale, interattiva e ricca di elementi virtuali, è un luogo dove il carattere del marchio può essere percepito anche attraverso l’olfatto e l’udito, e che celebra il patrimonio artistico che contraddistingue la comunicazione di Campari. E’ possibile trovare una selezione delle campagne pubblicitarie Campari, tra cui il celebre spot di Federico Fellini, i caroselli dal 1954 fino al 1977 e i video dei Calendari Campari dal 2000 al 2011. In più una serie di opere su carta di Ugo Mochi, Marcello Dudovich, Primo Sinopico e Leonetto Cappiello, ma anche opere su chine, pastelli, tempere e manifesti litografici di Milton Glaswer, Roberto Sambionet, Brunetta, Sergio Tofano, Nicolaj Diulgheroff, Marcello Nizzoli.

Le tre aree tematiche sono caratterizzate da tre luoghi distinti: una parete/muro di 32 metri dove vengono narrate le tappe fondamentali della storia Campari; il percorso/carpet, un viale cittadino illuminato in cui l’esperienza sensoriale fatta di suoni, immagini e profumi accompagna il visitatore attraverso un viaggio polisensoriale; il tavolo/archivio multimediale in cui, attraverso postazioni multimediali touch-screen, il visitatore può sfogliare alcune rare pubblicazioni custodite nell’Archivio Campari. Più avanti si possono vedere o rivedere le più belle immagini tratte dai Calendari Campari.

Proseguendo il viaggio attraverso il primo piano della Galleria, il visitatore si trova davanti a una parete/videowall, che proietta una selezione del ricco archivio delle campagne pubblicitarie Campari e l’esperienza si completa con una curiosa macchina del tempo, la Time Traveller, che fornisce le fondamentali tappe storiche del marchio.

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All’ingresso del secondo piano della Galleria il visitatore viene accolto dall’enorme C di Campari che emerge dal pavimento: qui il protagonista diventa il prodotto. Nella prima stanza, oltre 4.000 gocce di Campari pendono dal soffitto e avvolgono il visitatore. A sinistra su uno schermo a forma di bottiglia scorrono i numeri di Campari. E’ nella stanza dei Bar e in quella Vintage (la seconda e la terza) che il visitatore scopre come nasce il mito di Campari, frutto dell’incontro tra tradizione e innovazione.

Alle pareti e nelle maxi capsule al centro della stanza dei Bar il visitatore trova una selezione di oggetti tipici del mondo dei bar, shaker, bicchieri, menu, posacenere, vassoi, bottiglie. Il tempo e lo spazio Campari sono scanditi dalla luce delle lampade di Ingo Maurer e dagli orologi originali degli anni ’60 e ’70. Sulla lunga parete di sinistra è stato riprodotto in scala 1 a 2 un tram delle Officine Breda con maniglie originali Campari.

Mentre nella stanza Vintage il visitatore si trova davanti un castello di gigantesche carte Modiano, tipico gadget per i baristi degli anni ‘50. Le maxi teche a forma di fiches da gioco contengono i Preziosi Campari. Nella enorme bottiglia in plexiglass rosso che fa da cornice galleggiano le cartoline da collezione. La stanza dei Gadget è il trionfo delle insegne pubblicitarie che rendono il marchio riconoscibile da tutti grazie a un linguaggio quotidiano e di uso comune. Sullo sfondo, una tenda colorata lunga 7 metri trasporta il visitatore nel mood degli anni ’50 e della propaganda pubblicitaria.

Nell’ultima stanza, il protagonista diventa il design, legato fin dagli anni ’30 a doppio filo con il marchio Campari. In quest’area vi sono tre installazioni multimediali con monitor touch screen attraverso i quali il visitatore può “giocare” visionando le interviste fatte ai designer che negli anni hanno celebrato e interpretato Campari e Camparisoda: Matteo Thun, Marcus Benesch, Marco Milan e Matteo Ragni. Il percorso si conclude così come è iniziato: la storia di Campari attraverso un’affascinante carrellata di 60 bottiglie dell’aperitivo rosso dalla fine dell’800 ad oggi.

Galleria Campari è stata inaugurata nel 2010 in occasione del 150° anniversario del marchio e dalla sua apertura è stata visitata da circa 10.000 visitatori, ha ospitato cinque mostre temporanee tra cui “Depero con Campari”. Galleria Campari è aperta al pubblico nelle giornate di martedì, giovedì, venerdì e il primo sabato di ogni mese dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30.

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Iniziativa realizzata in collaborazione con Gruppo Campari Spa

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ultimo aggiornamento: 19-05-2015