Si chiama “Giappone Anno Zero-L’impatto della bomba atomica sull’immaginario nippinico” la mostra allestita a Milano, presso il WOW Spazio Fumetto, per ricordare il 70esimo anniversario della deflagrazione delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki.

Inaugurata oggi, la mostra sarà aperta fino al 7 agosto e consiste nell’esposizione di una serie di illustrazioni che mostrano il tragico evento avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, evidenziando le conseguenze – fisiche e psichiche – che ha avuto sulla popolazione, ma anche sottolineando come l’atomica abbia condizionato non poco la loro cultura nelle varie diramazioni, dal cinema alla pittura, dal fumetto all’animazione.

E’ soprattutto nell’illustrazione che si è avuto l’impatto più forte, nei manga e negli anime: ne sono un esempio “Gen di Hiroshima” di Keiji Nakazawa, “Akira” di Katsuhiro Otomo o “Hokuto no Ken” (“Ken il Guerriero”) di Buronson e Hara.
Le opere esposte arrivano principalmente da manga, gadgettistica, rodovetri originali. Tra i pezzi esemplari della collezione privata di Simone Caradonna, collezionista svizzero proprietario di una delle maggiori raccolte di oggetti legati agli anime e ai manga. Il suo materiale è stato esposto in numerose mostre dedicate a questa forma d’arte.

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La mostra quindi si focalizza su queste forme artistiche definite “pop” ma che in Giappone hanno fortemente determinato – e ancora oggi lo determinano – l’immaginario collettivo. Quello della bomba atomica, infatti, è un tema che i giapponesi vivono ancora oggi con profondo dolore, in una sorta di shock collettivo dal quale non riescono a riprendersi, che per esorcizzare hanno provato a riproporre nelle varie forme artistiche conosciute, determinando un filone post-atomico nell’arte giapponese in sè.

La mostra  “Giappone Anno Zero” è allestita al pianoterra del museo, fino al 2 agosto. Ingresso libero.

A boy and his father walk past the Atomi

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ultimo aggiornamento: 06-06-2015