Approfittando del ponte di fine aprile sono andato a Marsiglia e tra un pastisse e qualche giro nei vicoli dove fioriscono attività commerciali non proprio lecite sono andato alla Friche, una vecchia fabbrica dismessa trasformata in un grande laboratorio culturale all’interno della quale è possibile visitare atellier di artisti, studi grafici, laboratori audio e video e sale prova di gruppi musicali.

Il mio obbiettivo era l’Hopital Brut, un collettivo di artisti grafici insediatosi all’interno della Friche 13 anni fà, seguo le loro edizioni autoprodotte da parecchio tempo e in un paio di occasioni avevo avuto modo di scambiare con loro qualche parola, restava comunque la curiosità di vedere il loro quartier generale.

Arrivato all’interno della grande corte nel cuore del vecchio edificio industriale mi è stata indicata una porticina metallica dalla quale usciva musica industrial punk, ci sono entrato e mi sono ritrovato all’interno di uno spazio dove ogni angolo è coperto di stampe, sculture, edizioni, macchine da stampa che lavorano senza mai fermarsi, telai serigrafici e un’acre odore di inchiostro.
L’incontro è stato davvero cordiale, ho potuto visionare un’archivio davvero sorprendente di manifesti serigrafati realizzati dal collettivo in collaborazione ad artisti internazionali del calibro di Bolino, Sury, Keiti, Ott, Mischa, Diana, Nuvish, Poincelet, Fredox.

Ho potuto toccare con mano la passione che muove questo gruppo di artisti rimasti fedeli alla tradizione underground, che si autofinanziano le produzioni, che ricevono molti più riconoscimenti all’estero che non all’interno della loro realtà urbana/nazionale e questo non fa che confermare il detto che nessuno è profeta a casa sua.
Della formazione originale sono rimasti in due ai quali si aggiungono stagisti e “guest artist” che lavorano periodicamente all’interno della struttura.
Di recente hanno prodotto un dvd, un paio di nuovi libri ed è possibile seguirli giornalmente all’interno del loro blog oltre a poter aquistare online molte delle loro edizioni artigianali.
Long live Hopital Brut.





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ultimo aggiornamento: 30-04-2007