Impressionismo, Moda e modernità ha aperto i battenti lo scorso martedì al Metropolitan Museum of Art di New York. Quello che si preannuncia essere il prossimo ‘blockbuster’ a livello di presenze di pubblico è un percorso espositivo a cura di Susan Alyson Stein, che è stato allestito lo scorso autunno a Parigi richiamando 500.000 visitatori.
Aneddoti, curiosità, arte e moda confluiscono in una mostra in cui si racconta, fra le altre cose, di Miss Satin, lo pseudonimo che il poeta simbolista Stéphane Mallarmé utilizzava quando parlava di abbigliamento femminile su giornali e riviste, e nel 1874 Mallarmé aveva fondato la sua di riviste, dal titolo L’ultima moda.
Un giovanissimo Paul Cézanne per dipingere utilizzava modelli copiati dalle pagine delle riviste di moda di sua sorella, mentre Charles Baudelaire amava le scarpe delle donne e gli accessori chic.
La moda è un terreno d’incontro privilegiato per i salotti della mondanità e dell’arte nella Parigi di fine ottocento, musa ed ossessione alostesso tempo. Ed è proprio il periodo compreso fra 1860 e il 1880 quello che la mostra al MET analizza.

Impressionismo, Moda e modernità al MET di New York

Impressionismo, Moda e modernità al MET di New York


Impressionismo, Moda e modernità al MET di New York

Manet, Monet, Morisot rappresentavano la vita attraverso abiti voluminosi o magari piccole nature morte dove le protagoniste sono pantofole o accessori.
Ma il vero protagonista della mostra è il vestito, cioè l’insieme di abito e accessori che definiscono il soggetto, tracciando informazioni circa la sua personalità e la sua situazione finanziaria.

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ultimo aggiornamento: 28-02-2013