Una settimana fa è stato distrutto il museo di Mosul, l’antica Ninive, adesso è toccato a Nimrud, antico sito archeologico che sorge nei pressi della stessa Mosul,  occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi.

Ad annunciare la notizia dello scempio è stato il ministero del Turismo e delle Antichità irachene, con un post sulla sua pagina Facebook. Il gioiello dell’era assira è stato raso al suolo dai miliziani dell’Isis, che hanno buttato giù con dei bulldozer l’antico sito archeologico. Un ufficiale addetto alle antichità del governo iracheno ha confermato la notizia, dicendo che la distruzione è cominciata ieri dopo le preghiere di mezzogiorno. “Fino ad ora – ha aggiunto – non sappiamo fino a che punto il sito sia stato distrutto”.

Fondata nel 13° secolo prima di Cristo, l’antica città di Nimrud è universalmente riconosciuta come uno dei gioielli dell’era assira. Il ministero, nella nota, ha scritto: “L’Isis continua a sfidare la volontà del mondo e i sentimenti dell’umanità”.
Continua l’opera di imbarbarimento da parte dei miliziani dello Stato Islamico, che avevano annunciato più volte l’intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l’Islam.

Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena  che si trova sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Nimrud fu fondata dal re Shalmaneser (1274-1245 avanti Cristo) e divenne capitale dell’impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo) arrivando ad avere 100.000 abitanti.

Un tesoro che è emerso nel corso dei numerosi scavi, portando alla luce resti del palazzo reale, basamenti, sculture, statue, tutte in ottimo stato di conservazione. Sopravvissuto alle due Guerre del Golfo, il sito archeologico di Nimrud non è sopravvissuto alle barbarie umane.

A view of one of the many archaeological

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ultimo aggiornamento: 06-03-2015