La Certosa di Pavia, una perla del nostro vastissimo patrimonio artistico-culturale italiano, cade a pezzi per i mancati restauri, e secondo le ultime notizie dall’agenzia del Demanio, probabilmente a pezzi sarà anche venduta. Come riporta il sito Vivi Certosa, la casa del fittabile con i suoi due piani e poi portici, ex granai, stalle e case coloniche più 3mila metri quadri di terreno della Certosa saranno ceduti a privati disposti a fare i restauri per creare strutture turistico ricettive, per almeno cinquant’anni.

Sempre secondo il comitato di difesa del Monumento (contro la privatizzazione) il Demanio avrebbe diligentemente già messo tutto online. In rete ci sarebbe già la cartina con la porzione di monumento da cedere, e le descrizioni promozionali dei punti di forza della Certosa: location di valore storico-culturale, contesto paesaggistico di pregio, accessibilità, flussi turistici nazionali, tipologia architettonica unica.

Ed ecco così prendere vita un’altra triste storia di maltrattamento del patrimonio artistico (pubblico) italiano. La Certosa, non è il primo gioiello, preziosa eredità storica del passato, a finire in prima pagina e ad aprire polemiche spinose, e purtroppo, il presentimento è che non sarà neanche l’ultimo.

La Certosa, monumento simbolo dell’arte lombarda, dista soli 8 km a nord dalla città di Pavia. Il capolavoro fu desiderato da Gian Galeazzo Visconti, e dal 1396, divenne il mausoleo di famiglia. Della Certosa fanno parte la Chiesa con la facciata marmorea opera dell’Amadeo e del Mantegazza, la Sagrestia e il Chiostro dei frati certosini. La facciata della Certosa è sfoggio di talento scultoreo, decorata com’è con statue di imperatori, santi e profeti.

Il quadro all’altare è opera del Borgognone, mentre la porta della sagrestia è un’opera d’arte di marmo bianco, scolpita da Giovanni Antonio Amadeo. All’interno della Certosa riposa la tomba di Gian Galeazzo Visconti; tra i tesori di rilievo, vi è il Dittico, scolpito in stile gotico da Bernardo degli Ubriachi fiorentino con denti di ippopotamo.

Oggi la Certosa non è certo nella sua era più gloriosa; il complesso infatti, nonostante chiami a raccolta ogni anno una moltitudine di turisti da tutto il mondo, si trova in condizioni di semi abbandono. La denuncia arriva dagli abitanti del luogo, dagli addetti ai lavori, dagli accompagnatori e dalle guide turistiche, che hanno documentato la situazione di incuria generale di tutta la struttura, in primis del monastero adiacente. I monaci dal 1968 gestiscono tutto come possono. Muffe, infiltrazioni d’acqua, chiostri, sale chiuse per possibili pericoli e tetti rotti sembrano essere all’ordine del giorno.

Il cimitero storico è chiuso, idem le antiche scuderie. I monaci non hanno mai chiesto un biglietto d’entrata ai turisti, ma offerte volontarie, la manutenzione nel corso degli anni è quindi automaticamente venuta a mancare quasi completamente. I bagni per i turisti sono piccoli tuguri, sporchi e vecchi; il suggestivo tram a cavalli storico, è abbandonato nel terreno vicino al Monumento. Insomma una situazione indescrivibile per un’opera del patrimonio culturale pubblico che andrebbe tutelata e valorizzata, e potrebbe anche portare nuovi posti di lavoro per i giovani.

Gli appelli per i restauri sono stati già portati avanti, in diversi contesti, a partire dal neo-comitato per il rilancio della Certosa, fino in Senato dove è stato già approvato l’ordine del giorno, firmato da Luis Orellana del Movimento 5 Stelle, che impegna l’esecutivo ad intervenire per tutelare la Certosa. Jolanda Nanni, assessore regionale, ha chiesto a Roberto Maroni di rilanciare il gioiello architettonico, senza ricevere ad oggi un feedback positivo. Che ne sarà della Certosa di Pavia?

Purtroppo le prime stime per i restauri non sono di certo incoraggianti, ci vorrebbero almeno dieci milioni di euro per far rinascere la Certosa. Secondo il Corriere di Milano, l’Agenzia del demanio avrebbe quindi messo la Certosa di Pavia tra le fila del progetto “Valore Paese-dimore” e quindi la Certosa come tanti altri monumenti, quasi sicuramente sarà ceduta in concessione a privati.

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ultimo aggiornamento: 20-11-2013