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Lacoste collezione primavera estate 2017: seduzione al naturale, la sfilata a New York
Ha sfilato sulle passerelle della New York Fashion Week la collezione primavera estate 2017 di Lacoste, con Felipe Oliveira Baptista che si ispira all’ocra e al bianco dell’architettura modernista di Villa Malaparte a Capri. Guarda tutte le immagini del fashion show su Style & Fashion
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Ha sfilato sulle passerelle della New York Fashion Week la collezione primavera estate 2017 di Lacoste, con Felipe Oliveira Baptista che si ispira all’ocra e al bianco dell’architettura modernista di Villa Malaparte a Capri, ed immagina una partita di tennis sul tetto della casa. La collezione Lacoste primavera estate 2017 rivisita molto liberamente le nozioni di comodità, comfort, eleganza e sensualità.
Brigitte Bardot che esce dal mare e si avvolge in un asciugamano ne “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard, in parte girato a villa Malaparte, è l’ispirazione di una serie di accappatoi con cappuccio o collo a scialle e abiti a bustino in spugna a vita alta, chiusi da un doppio laccio improvvisato, nello stesso materiale, per sottolinearne meglio la morbidezza. Una giacca stile jeans e dei bermuda reversibili in bouclé diventano vere e proprie coperte di Linus da portare con calzature da infilare con praticità: zoccoli di legno a suola alta evocanti l’intensità delle forme dei mobili brasiliani degli anni ‘50 o scarpe da ginnastica dove tacco e suola formano un tutt’uno, senza stringhe né occhielli.
In questo paradiso di languore e sensualità, si scelgono solo capi di vestiario-amici. Pantaloni da jogging chic e ampie felpe le cui maniche vengono staccate con un semplice gioco di automatici e i cui lati si aprono per mezzo di zip per lasciar giocare la brezza sulla pelle. Capi modulabili, reversibili, a maniche rimuovibili, riflesso delle ossessioni dello stilista come il cabas in PVC piccolo piquet, con tracolla in cotone da portare sia a mano che sulla spalla. Ereditate dai gonnellini da tennis, tuniche corte in fine rete peso piuma, taglia XXL, si orlano di
bacchette rigide o di un ampio plissé delicato. Infilati nella tasca anteriore di una borsa in pelle petit piquet gommata blu navy e bianco, la racchetta e à portata di mano. Le casacche dei pescatori e le cerate sembrano uscire dagli armadi di una casa di famiglia in riva al mare. Scolorite dal sole e irrigidite dal sale degli spruzzi, mantengono il sapore delle vacanze.
L’estate è anche l’occasione di reinterpretare dei pezzi della memoria dall’eleganza atemporale. In cotone tecnico blu navy e portato su un pantalone da jogging bianco, il trench acquista una purezza aerodinamica. Lunghi abiti a canotta, in piquet di cotone, con cintura in vita o meno, vengono decorati da sottili righe tipiche degli anni ‘70 o da quelle più larghe degli skater degli anni ‘90. L’astuto abito-chemisier di BB si reinventa in versione “tecno Brigitte” in vinile trasparente rosso, senza cuciture ma interamente termosaldato. Stropicciati e disinvolti, gli abiti con pantaloni corti, in seersucker ultra light, osano il motivo Principe di Galles, altri completi sfoggiano il formalismo del tailleur Couture quando la fodera di un cappotto fa eco ai pantaloni e alla camicia indossati sotto lo stesso. Felipe Oliveira Baptista rivisita l’arte del «tailoring» per romperne meglio i codici e proporre così un nuovo chic alla francese.
L’animale simbolo della maison LACOSTE fa capolino su stampe tropicali di nuova concezione. Graffiti di coccodrilli, esageratamente ingranditi, ricoperti da scarabocchi di bambini, tinte unite in mezzi colori, alla guisa dei ritratti di Andy Warhol, e pennellate libere come quelle di Le Corbusier per l’affresco del Padiglione Svizzero della Cité Internationale Universitaire di Parigi. Ispirandosi all’installazione berlinese dell’artista contemporaneo americano Richard Jackson – un labirinto di 5050 tele, sovrapposte, presentate di lato, la cui pittura dai colori chiari svanisce – Felipe Oliveira Baptista reinventa l’iconico motivo della camicetta alla marinara.
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