Da quale epoca arrivano i bambini di questi disegni ad acquarello in bianco e nero di Robert Kraiza? Guardandoli chiusi in elaborate cornici gotiche non sapremmo rispondere, perchè sembrano più esseri soprannaturali che bambini realmente esistiti. L’artista che vive in America e che ha studiato Arte dei Media e Animazione all’Università di Philadelfia, sa proprio come aggiungere alle antiche fotografie un pizzico in più di mistero e tensione psicologica, rivisitando iconografie vintage di album fotografici con particolari insoliti e un pò raccapriccianti.

L’epoca è quella vittoriana in cui i bambini nobili erano inamidati in pesanti vestiti e cascate di ricci e fiocchi, mentre quelli poveri erano costretti a lavorare. Lo sguardo non tradisce e la malinconia che si avverte dai loro occhi non è mai abbastanza. Tant’è che Robert Kraiza disegnandoli in nuovi scenari alla Edgar Allan Poe è come se li riscattasse per lasciarli liberi con una folta schiera di animali-simbolo. Gatti neri e piccioni, donnole, pinguini e gufi, gabbiani e furetti diventano le guide alle quali affidarsi e vagare per i boschi e per il mondo. Disegnandoli ancora più piccoli dei loro animali, hanno tutta l’intenzione di nascondersi.

La cura dei particolari e il disegno meticoloso restituiscono un’atmosfera di una tranquillità apparente, dove ritornano le inquietudini di un’epoca lontana amata per la moda del tempo, per decadentismo, lo spiritismo e l’orrore psicologico, tematiche che incarnano le nevrosi e il disorientamento di un’epoca nella quale possiamo ancora riconoscerci. Difficile immaginarceli tranquilli: soprattutto osservando Abigail, una bimba con un grande fiocco e con una lieve deformazione dell’occhio; ogni particolare dà la sensazione che il suo amore per Percy, dalle sembianze di un reduce di guerra, sia tutt’altro che tranquillo.

Robert Kraiza ha esposto solo a Philadelfia e attualmente è in mostra all’Arch Enemy Arts, dove ha presentato una scultura di una bambina a cavallo di un grande gatto. Ma nonostante tanti chilometri che ci dividono siamo sicuri che Ophelia, Helene, Samuel, Isabelle non sappiano stare fermi e possano arrivare ovunque soprattutto nei nostri sogni.

Foto| Dal sito di Robert Kraiza

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ultimo aggiornamento: 22-09-2013