Direttore d’orchestra, compositore e pianista italiano, Ezio Bosso ci ha lasciato troppo presto, a causa di una malattia incurabile. In eredità, però, ci ha lasciato un vero e proprio patrimonio, non solo musicale, ma anche spirituale. Vi presentiamo una raccolta delle sue frasi più belle e profonde.
Le frasi più belle di Ezio Bosso
Classe 1971, Ezio Bosso è morto il 14 maggio 2020 a causa di una malattia neurodegenerativa contro cui combatteva dal 2011. Non aveva neanche cinquant’anni, per cui aveva ancora un capitolo importante della sua vita da vivere, ma la neuropatia motoria multifocale ha avuto la meglio. Cresciuto a pane e musica, grazie ad una prozia pianista e al fratello musicista, si è appassionato all’universo delle note quando aveva soltanto 4 anni.
La sua carriera ha spiccato il volo a 16 anni, quando ha esordito in Francia come musicista solista, ma il successo a livello internazionale è arrivato soltanto negli anni Novanta. Direttore d’orchestra, compositore e pianista, ma anche pensatore eccelso. Di seguito, una selezione delle più belle frasi di Ezio Bosso:
- La vita è fatta di gesti. L’incontrarsi è un gesto, aprire la porta è un gesto, questo è un gesto enorme perché anche dare fiducia è un gesto.
- Di natura tutti noi andiamo alla ricerca di musica. Il problema è l’offerta. Se io vado in cerca di pomodori, ma trovo solo arance, mangerò solo arance. L’offerta deve essere vasta, libera ed educata, insomma se c’è una cosa che la musica non fa è inquinare! Abbiamo bisogno di grandi quantità di musica, e insieme di un’educazione che permetta di capirne la rilevanza.
- La malattia non è la mia identità, è più una questione estetica. Ha cambiato i miei ritmi, la mia vita. Ogni tanto “evaporo”. Ma non ho paura che mi tolga la musica, perché lo ha già fatto. La cosa peggiore che possa fare è tenermi fermo. Ogni giorno che c’è, c’è. E il passato va lasciato a qualcun altro
- Devo combattere tutta la mia vita, a volte le cose ti succedono quando sei pronto. Lotto per questo: io non sono questo (indicando la sua sedia a rotelle, ndr) io non sono una cosa da compatire o da idolatrare. Mi dedico alla musica e vado criticato come tale.
- Vivere è un impegno quotidiano, fare arte è un impegno quotidiano, fare musica è un impegno quotidiano.
- Il tempo è un pozzo nero. E la magia che abbiamo in mano noi musicisti è quella di stare nel tempo, di dilatare il tempo, di rubare il tempo.
- La musica è una fortuna ed è la nostra vera terapia.
- Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono.
- Non studiamo per essere i migliori, ma per migliorare.
- Io mi sento un uomo fortunato, è inutile negarlo. Lo sono, lo resto. Come fai a non sentirti fortunato quando incontri un sorriso, quando sorridi?
- La musica mi ha dato il dono dell’ubiquità: la musica che ho scritto è a Londra e io sono qui.
- Ho smesso di domandarmi perché. Ogni problema è un’opportunità.
- Scrivo perché interpreto, interpreto perché scrivo. E affronto la mia musica come se non fosse mia. Affronto come interprete il compositore.
- Da quando avevo 4 anni sono stato abituato a essere europeo. Noi che dedichiamo la nostra vita alla musica sin da piccoli frequentiamo germano-austriaci come Beethoven, o francesi come Debussy, o tedeschi come Brahms e Mendelssohn. Vedete, non c’è un confine. La musica non è solo un linguaggio, ma una trascendenza, che è ciò che ci porta oltre.
Ecco il video di una delle ultime ospitate di Ezio Bosso, in occasione del Festival di Sanremo 2016:
Frasi Ezio Bosso
Ezio Bosso ha avuto una carriera di tutto rispetto e se la malattia non si fosse messa in mezzo avrebbe continuato a farci ascoltare ottima musica, avvicinando al genere classico ogni tipo di persona. E’ stato anche questo il suo merito: rendere fruibile al grande pubblico uno stile che, un tempo, era appannaggio solo di esperti o presunti tali. Di seguito, un’altra selezione delle sue frasi più profonde:
- Il rispetto è il motore di ogni risultato straordinario e l’amore per quello che fai. Il rispetto per la musica, ma anche il rispetto per l’altro. Il fatto di non avere una preparazione accademica, appannaggio di pochi ‒ pochissimi considerati anche quelli che la millantano ‒ non vuol dire avere un minore valore. La partitura musicale ci insegna proprio questo, tutti davanti allo spartito diventiamo piccoli e uguali, dottoroni e operai. Beethoven, Brahms, nessuno è svantaggiato, preferito, agevolato. Siamo uguali e abbiamo uguali potenzialità.
- La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi.
- I sorrisi avvicinano più dei passi e aprono più porte delle chiavi.
- Io credo nel giusto tempo. Anche nell’accettare quel tempo.
- La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme.
- Nella mia vita ho dei momenti in cui entro in una stanza che non mi è molto simpatica detto sinceramente. È una stanza in cui mi ritrovo bloccato per lunghi periodi, una stanza che diventa buia, piccolissima eppure immensa e impossibile da percorrere. Nei periodi in cui sono lì ho dei momenti dove mi sembra che non ne uscirò mai. Ma anche lei mi ha regalato qualcosa, mi ha incuriosito, mi ha ricordato la mia fortuna. Mi ha fatto giocare con lei. Sì, perché la stanza è anche una poesia.
- Non ti so dire se sono felice, ma posso dirti che tengo stretti i momenti di felicità.
- Se uno ha bisogno è con le porte aperte che ci sia aiuta, non con le porte chiuse.
- La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare.
- I silenzi hanno un suono, anche in musica. Non esiste l’ultima nota, è un dato di fatto. Perché l’ultima nota che suona uno strumento è la nota che inizia l’altro.
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