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Louis Vuitton si prepara ad avventurarsi in un nuovo territorio: il profumo. Per raccontare l’itinerario di viaggio nell’universo delle fragranze, la Maison Louis Vuitton svela il proprio atelier creativo nel cuore di Grasse, in Provenza e la palette degli esclusivi materiali naturali che ha assemblato fin dal suo arrivo.

Esistono numerose note che simulano la presenza della pelle nella ricetta di un profumo, ma Jacques Cavallier, visitando i numerosi atelier di Louis Vuitton, è stato ispirato a creare un infuso su misura. Di tutte le fragranze che ha esplorato, quella che lo ha attirato maggiormente è stata la profumazione delicata della cuoio naturale beige chiaro utilizzato per ricoprire i manici e le tracolle delle borse e dei bauli Louis Vuitton. Affascinato dalla delicatezza della sua fragranza, più floreale che muschiata, Jacques Cavallier ha chiesto agli artigiani dell’atelier di lavorare a un estratto di quella pelle. Immersa nell’alcol, la pelle diventa resinoide, una sostanza scura schiarita sempre di più fino a raggiungere una gradazione limpida. Sulla pelle diviene un profumo intrinseco. Questa nota esclusiva non possiede né l’aggressività del ginepro, né l’affumicato della betulla. E’ leggera e sensuale, quasi come se si stesse scoprendo il profumo della pelle per la prima volta.

Jacques Cavallier si è sempre interessato alla estrazione del CO2 allo stato supercritico. Questo processo, che viene già utilizzato per l’estrazione di ingredienti come la vaniglia, non richiede calore. Quando le piante vengono immerse nel gas freddo, rivelano subito tutta la loro delicatezza. Jacques Cavallier ha deciso di applicare questo metodo ai due fiori più preziosi nella profumeria: la Rosa di Maggio (centifolia) e il gelsomino, entrambi provenienti da Grasse. Il risultato ha superato le aspettative del profumiere. Per la prima volta nella storia di questi due fiori unici, che sono oggi molto rari, esiste un estratto che è all’altezza della profumazione reale. L’estrazione C02 allo stato supercritico del Fiore di Maggio e del gelsomino è una prima mondiale e un’esclusiva della Maison Louis Vuitton.

Durante un viaggio in Cina, Jacques Cavallier, oltre a verificare la qualità della coltivazione di Osmanto, un piccolo fiore che assomiglia molto quello dell’albero di ulivo, Jacques ha scoperto un’abbondanza di piantagioni di magnolia e di Gelsomino d’Arabia. Queste due varietà di fiori sono state selezionate per la sua palette di note olfattive e, una volta rientrato a Grasse, le ha perfezionate con la frazione molecolare per raggiungere il materiale che aveva sognato.

La casa del profumo di Louis Vuitton è Les Fontaines Parfumees, una tenuta che aveva una vera fontana al centro della rotonda, dove i visitatori potevano riempire le proprie bottiglie direttamente. Acquisita da Louis Vuitton nel 2013 questa proprietà è ora la pietra miliare del profumo Louis Vuitton è servirà come centro olfattorio creativo per LVMH. Lo spazio ospiterà anche l’atelier di François Demachy, Maître Parfumeur for Parfums Christian Dior. Leggendaria e senza fine, la sorgente La Foux, che veniva utilizzata per la concia delle pelli e per annaffiare i campi di fiori, continua a scorrere attraverso la proprietà. Anche la fontana profumata nella rotonda è stata restaurata. Il simbolo di Grasse verrà presto riempito ancora una volta con fragranze locali. A gennaio offrirà un profumo di mimosa per fare eco al raccolto invernale; la violetta seguirà a febbraio, i fiori d’arancio in aprile, l’acqua di rosa di maggio in Primavera e il gelsomino fino alla fine della stagione del raccolto in Autunno.

Al centro della proprietà, la fattoria occupa più di mille metri quadrati. Al pianterreno un salone, una sala da pranzo, una libreria e una cucina danno il benvenuto ai visitatori. E’ possibile intravedere il giardino d’inverno nella rotonda con il suo panorama e la fontana profumata installata al suo interno. Una maestosa scala porta all’ufficio di Jacques Cavallier, Maître Parfumeur della Maison Louis Vuitton. Al secondo piano, l’atelier creativo ha stanze refrigerate costruite su misura, come celle per i vini dove sono custoditi i vintage più pregiati. Il vecchio mulino, che una volta produceva olio di oliva, ospiterà sessioni di training per il personale. Nei i suoi vasti spazi scolpiti nella roccia e sorretti da antichi soffitti a volte, la sorgente La Foux scorre nella roccia. Nell’antico frantoio, un cabinet de curiosité mette in evidenza l’incredibile storia della città di Grasse.

Disegnato dall’architetto di paesaggi originario di Grasse, Jean Mus, il giardino è un olfattorio. Un Paradiso di scoperte in tutte le stagioni. Qui ognuno può sedere sotto una varietà di alberi di agrumi provenienti da ogni parte del mondo – arancio, limone, bergamotto – e vedere sbocciare le violette a febbraio. Nello stesso luogo sono piantate migliaia di cespugli di gelsomino di Sicilia e rose centifolia. Poco più avanti un giardino di piante provenienti dall’India e dal Sud America. Il percorso all’interno del giardino è dedicato interamente all’alta profumeria, un richiamo costante all’importanza delle materie prime che danno vita a emozioni eccezionali.

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ultimo aggiornamento: 06-06-2016