MI/ARCH è una manifestazione aperta al pubblico, che per quattro giorni (dal 13 al 16 Ottobre) ha ospitato incontri, lezioni, dibattiti e proiezioni nello spazio del Trifoglio, progettato nel 1961 da Gio Ponti all’interno del Campus Leonardo del Politecnico di Milano. I nomi che si sono alternati sul palco quest’anno, sono nomi importanti nel panorama architettonico contemporaneo: Liz Diller (Diller&Scofidio), gli architetti della High Line di NY, Winy Maas (MVRVD) tra gli autori del Mirador di Madrid, Dominique Perrault che ha progettato la Grande Biblioteque di Parigi, Patricia Urquiola, designer spagnola e Arata Isozaki uno degli illustri fautori dell’architettura giapponese.
Tanti i nomi che hanno partecipato come Antonio Citterio, Mario Cucinella, Michele De Lucchi, Cherubino Gambardella, Vittorio Gregotti, Piero Lissoni, Italo Rota, Cino Zucchi, per rappresentare le diverse generazioni e le correnti di pensiero dell’architettura e del design italiano. Le attività che sono state promosse sono tante, ed hanno coinvolto le riviste del Politecnico di Milano e le principali riviste di settore, Abitare, Casabella, Domus, Interni, Ottagono che hanno organizzato incontri e condiviso le loro linee editoriali.
L’attività che ha riscosso maggiore successo è stata VespArch: due tour della città, fatti in Vespa, per scoprire le principali architetture milanesi, con due guide d’eccezione: Cino Zucchi e Stefano Boeri. Il primo ha effettuato un itinerario chiamato “1914-2014 Modern Architecture in the inter city” che è partito da Porta Venezia per terminare a Montenapoleone. Il secondo, quello con Boeri, dal nome “Medium / Large Architectures Tour” ha toccato sette tra le architetture moderne e contemporanee più importanti della città di Milano.
MI/ARCH è stato dedicato ad “Amate l’Architettura”, il libro che Gio Ponti scrisse nel 1957 come una straordinaria dedica, scritta e disegnata, al mestiere dell’architetto. In questa occasione e in occasione della riedizione degli arredi di Gio Ponti ad opera di Molteni&C, è stata presentata la mostra ‘Vivere alla Ponti‘, curata da Francesca Molteni, che ripercorre la vita dell’artista attraverso le sue case, gli arredi e l’amicizia con altre grandi personalità come Bruno Munari.
[blogo-gallery id=”157689″ photo=”1-9″ layout=”slider”]
Riproduzione riservata © 2024 - PB