Immaginate un cantante di strada che suona musica folk rock nel Greenwich Village, in una tranquilla giornata degli anni Sessanta. Indossa vestiti comprati in un piccolo negozio vintage che espone indumenti militari e capi di inizio secolo. Li abbina con pezzi classici del mondo rock: il chiodo e il denim bleached. Adesso proiettate l’immagine ai giorni nostri: questa è la nuova collezione uomo di Diesel Black Gold, presentata a Milano Moda Uomo.
Per la stagione Autunno-Inverno 2011/2012, Diesel Black Gold rispolvera il suo animo rock, ispirandosi al sartoriale e al vintage militare. Soft, casual, dal forte gusto maschile, è un abbigliamento per sognatori e idealisti.
Da sempre la moda è anche linguaggio di protesta, capace di provocare attraverso uniformi militari, simboli della pace e giacche color khaki. Diesel Black Gold riprende questo concetto con forme e dettagli che rimandano agli eserciti militari di nazioni e periodi storici diversi. Gli stivali in pelle della cavalleria russa e i copricapo in pelliccia ricordano “Guerra e Pace” di Tolstoj. Ma ci sono anche giacche da aviatore e cappotti pesanti, lunghe sciarpe e maglie serafino. I resistenti soprabito arricchiti da dettagli in pelliccia, si possono abbinare a pantaloni cargo dal taglio sartoriale.
I materiali sono preziosi e morbidi: lana, cotone, flanella, pelle e, naturalmente, il denim più sofisticato. Righe, pois e fantasie danno un tocco di eccentricità alla collezione. I capi appaiono usati, scoloriti, logori e strappati, grazie al know-how di Diesel che dona loro un’attitudine vintage, come se chi li indossa li portasse da sempre. I jeans sono caratterizzati da pieghe stinte e le macchie degli hard times.
Non manca l’ attenzione ai numerosi dettagli: particolari le fibbie nelle cinture dei capispalla, i due bottoni nel denim a righe, i rivestimenti dei bottoni in ottone, la fibbia metallica in stile retrò applicata ai soprabito.
La collezione di Diesel Black Gold per l’Autunno-Inverno 2011/2012 evoca un uomo dallo stile bohemien, un girovago senza meta, che muove i suoi passi per le strade della città raccontandosi attraverso la poesia e la musica.
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