Scultura
Musei Vaticani, percorsi tattili per bambini ipovedenti
Toccare l’arte per imparare a conoscerla e ad amarla, il percorso che Musei Vaticani e Bambin Gesù di Roma hanno avviato con i pazienti ipovedenti e non vedenti
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C’è scritto in tutti i musei: vietato toccare. Ma non in questo caso, dove è possibile “guardare” le sculture e le opere d’arte con le mani. Toccare l’arte per imparare ad amarla. E’ il percorso che i Musei Vaticani hanno avviato con alcuni piccoli pazienti dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, tutti ipovedenti o non vedenti.
Un progetto di riabilitazione visiva per questi giovanissimi visitatori, un percorso che si snoda attraverso diverse tappe, dalle visite tattili ai laboratori didattici. Attraverso questo percorso ai ragazzi viene data la possibilità di conoscere e apprezzare alcuni capolavori dell’arte presenti nel Museo. L’obiettivo è, oltre a diffondere la cultura, anche accrescere lo sviluppo cognitivo, psicologico e le potenzialità del bambino che potrebbero non esprimersi pienamente a causa della sua condizione di ipovisione in un ambiente ricco di stimoli come quello di un museo.
Le tappe che si svolgono all’interno dei Musei Vaticani sono differenti: si parte dalla vista tattile, con la consulenza di Felice Tagliaferri, che dirige una scuola di arti plastiche a Bologna. E poi: laboratori di percezione tattile, laboratori creativi e un laboratorio dove i ragazzi imparano a modellare la creta e a costruire strumenti musicali.