Ieri sera ceno, mi guardo un dvd e poi me ne vado a dormire, non ero ancora del tutto addormentato quando sento un fragore di vetri infranti, un boato che sveglia me e la mia ragazza, corro in soggiorno e mi si para di fronte uno spettacolo surreale, la gru del cantiere davanti al mio condominio aveva ceduto e si era conficcata nel tetto del palazzo della provincia, la città era deserta ma nel giro di pochi minuti arrivano pompieri, polizia e carabinieri. La via si trasforma in un set cinematografico, partono gli allarmi, luci e curiosi in vestaglia accorsi per godersi lo spettacolo.
Un mio amico photoreporter mi vede affacciato alla finestra del palazzo e mi chiede se può venire su a fare qualche scatto dall’alto, poi a sua volta un suo amico del TG regionale chiede di salire e io mi ritrovo in mutande con una troupe televisiva in casa che mi chiede di rilasciare una breve testimonianza.
Pare che il cedimento sia stato dovuto all’allagamento delle fondazioni del palazzo in costruzione, il terreno è franato e con lui la piattaforma di cemento armato sulla quale poggiava la gru.
Che dire, una notte movimentata, è solo un caso che la gru in quel momento avesse il contrappeso in direzione del palazzo della provincia e che soprattutto, all’interno dell’edificio, a quell’ora non ci fosse nessuno, perchè il blocco di cemento ha forato il solaio dal terzo al primo piano e se la struttura fosse caduta nella direzione del mio condominio forse avreste un editor in meno.
Inserisco vista dal mio soggiorno al risveglio: molto costruttivista!
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