Blogo è andata a testare la nuova nata in casa Opel, la Karl, in Olanda, a Zaandam, la città principale del comune di Zaanstad, molto vicina alla capitale Amsterdam. Zaandam fu un grande centro di fresatura con migliaia di mulini a vento che azionavano le seghe che lavoravano il legno scandinavo usato per la costruzione di navi e usato nelle cartiere.
Arrivati all’aereoporto di Amsterdam Schiphol, saliamo a bordo della nostra Opel Karl nella colorazione Mystic Violet e ci dirigiamo verso la prima tappa del nostro tour, il ristorante Vork & Mes, la struttura dall’evocativo nome HydraPier Pavilion nel Haarlemmermeer è stata progettata da Hani Rashid dello studio Asymptote Architects di New York e si affaccia sull’acqua, si trova ai margini di un parco boschivo alla periferia di Hoofddorp. Il padiglione sembra galleggiare sul lago ed è circondato da giardino dove vengono coltivate le verdure che poi vengono servite nel ristorante. A pranzo abbiamo degustato un’insalata di zucchine con uova, nocciole tostate e yogurt, il tutto accompagnato da una tartar con capperi, una quiche di spinaci e cipolle, olive e ravanelli, il tutto accompagnato da altre verdure di stagione, per dolce una creme brulee con gelato al caffè.
Dal ristorante siamo ripartiti per andare a visitare Edam, conosciuta per il suo originario e piccolo formaggio, che si caratterizza per il colore rosso, sinonimo del formaggio perché è ricoperta di cera rossa. La località, un tempo porto di pescatori per la caccia alle balene, è nota a livello mondiale per l’omonimo formaggio, Edam che si produce sin dal XVI secolo. Si caratterizza per il rivestimento in cera (gialla per i Paesi Bassi e rossa appunto per l’estero). Il villaggio di Edam si caratterizza per i numerosi canali attraversati da ponti levatoi in legno, molto caratteristica la piazza principale Damplein dove si affacciano il municipio e la pesa pubblica, da visitare anche la Chiesa di San Nicola, in stile tardo-gotico e il porto di Edam realizzato nel XVII secolo.
Attraversare le piccole vie di Edam, così come i piccoli ponti levatoi, a bordo della piccola ma spaziosa, Opel Karl è stato non solo semplice, ma piacevole, la Karl si è rivelata una vettura dal carattere decisamente urban con una bella estetica vivace e informale, una citycar completa, dotata di personalità, spaziosa negli interni e curata nei dettagli.
Parcheggiata la nostra Karl, la serata è poi iniziata con un aperitivo in barca lungo il Zaanse Schans, una zona unica, che ti dà la sensazione di essere in un grande museo a cielo aperto, ricchissima di mulini a vento, molti dei quali sono ancora in ottimo stato e rappresentano una forte attrazione turistica, che venivano usati sia per macinare la farina, ma anche frantoi per l’olio, per la carta, per il cacao, la mostarda. Si erano diffusi così tanti mulini che ogni proprietario aveva costruito il proprio mulino per una specifica funzione. Abbiamo infatti cenato proprio in uno di questi mulini ancora in attività dal nome Het Jonge Schaap, una segheria, dove abbiamo degustato le prelibatezze dello chef Jaimie von Heije: un’insalta indonesiana composta da croccanti verdure di stagione, sgombro marinato e una crema di cocco arrostita; manzo con carote soffiate, crema di sedano rapa, patate saltate e per dolce il “Blanc manger”, crema di mandorla, pan di Spagna e un sorbetto al pompelmo.
Abbiamo pernottato all’Inntel Hotel di Zaandam un sensazionale hotel a 4 stelle che dispone di un’imponente facciata, la cui struttura è un vivace sovrapporsi dei vari esempi di case tradizionali (quasi settanta piccole case individuali), in quattro tonalità di colori tradizionali della regione dello Zaan.
Splendida la campagna che circonda Zaandam, il giorno della nostra partenza ci siamo recati nella vicina Volendam, un villaggio e porto peschereccio, meta molto amata nel passato dai pittori e oggi dai turisti, dove abbiamo pranzato da Pavilion Smit-Bokkum, famoso per l’anguilla affumicata, ma vi consigliamo anche di assaggiare gli altri piatti di pesce, assolutamente deliziosi.
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credit image for Blogo, photo by Caterina Di Iorgi
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