Arturo Di Modica, l’artista italiano conosciuto in tutto il mondo per la scultura del toro posizionato davanti a Wall Street, a New York, è finito nei guai con il fisco: l’Italia lo accusava di non aver dichiarato oltre 5 milioni di euro e 600 mila euro di Iva.

Le indagini erano partite a luglio, a seguito di una verifica fiscale richiesta dal procuratore della Repubblica di Ragusa Carmelo Petralia. Secondo la Guardia di Finanza Di Modica avrebbe dovuto dichiarare i suoi redditi in Italia, perchè a loro avviso

pur essendo formalmente residente negli Usa è di fatto residente a Vittoria dove ha il centro dei suoi interessi economici e sociali. Di Modica sostiene, invece, d’averlo fatto negli Stati Uniti, dove vive e svolge la sua attività

Lo scultore e l’agenzia delle entrate di Ragusa hanno quindi raggiunto un’intesa. I legali hanno spiegato:

“La conciliazione permette al maestro di chiudere definitivamente ogni contenzioso e di concentrasi sulla sua attività artistica nella città di New York”

E’ stata quindi concordata una transazione di circa 900 mila euro.

La storia del “Charging Bull”, il “toro di Wall Steeet”

Nato a Vittoria il 26 gennaio 1941 Arturo Di Modica è uno scultore italiano. Il suo trasferimento negli Stati Uniti risale al 1973: Di Modica si stabilì a New York, aprendo uno studio in Crosby Street nel quartiere di Soho.

Il 16 dicembre 1989 divenne famoso per l’installazione della scultura di bronzo “Charging Bull” (conosciuta anche come il “toro di Wall Street”) che l’artista collocò nello spazio antistante la borsa di New York, New York Stock Exchange, senza autorizzazione. L’opera, che pesa circa 3,2 tonnellate, venne realizzata da Di Modica interamente a sue spese e costò circa 360mila dollari. I dirigenti della Borsa però spostarono in seguito la statua in un angolo del Bowling Green Park, all’inizio della Broadway. Nel 2004 l’opera è stata messa in vendita, con l’obbligo che l’acquirente non potrà spostarla dalla sua collocazione.

Il toro simboleggia secondo l’artista

la forza, il potere e la speranza del popolo americano per il futuro che aveva consentito agli USA di risollevarsi dopo il crack finanziario del 1987 – Fonte Wikipedia

Via | Corriere

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ultimo aggiornamento: 21-01-2014