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Patty Pravo: “5 mariti, le droghe provate. Vi svelo come nasce il mio nome…”
Lunga intervista a Patty Pravo che ha raccontato molto della sua vita, professionale e soprattutto privata, compresi aspetti inediti forti.
Interessante intervista al Corriere della Sera da parte della storica cantante Patty Pravo che ha ripercorso alcune delle tappe della sua vita, professionale e privata. Molto forti i passaggi sulle droghe ma anche altre dettagli molto intimi mai rivelati.
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Patty Pravo: l’amore e le droghe
Dopo aver raccontato le sue origini e aver raccontato di aver avuto il primo rapporto intimo a 14 anni, Patty Pravo ha svelato diversi aneddoti. Uno di questi riguarda il suo nome d’arte dato che all’anagrafe si chiama Nicoletta Strambelli.
“Una sera, chiuso il Piper, ci facemmo un piatto di spaghetti con Crocetta e un gruppo di ragazze inglesi che si chiamavano quasi tutte Patty. Il discorso cadde su Dante. Io al conservatorio avevo studiato con Chiarini, che era un grande dantista. Ovviamente preferivo l’Inferno: ‘Guai a voi, anime prave…’. Patty Pravo nacque quella notte. Non che mi facesse impazzire come nome. Ma non me n’è mai fregato niente”.
Interessante anche un passaggio sulle droghe e gli eccessi: “Le droghe le ho provate tutte, tranne la cocaina che mi fa schifo. Canne, anfetamine, acidi: non era robaccia come adesso, che ti ammazza. Fu il mio periodo rockettaro. Poi sono andata in America e ho smesso”.
Spazio anche alla vita privata e ai compagni avuti: “Di matrimoni ne ho celebrati cinque; ma veri solo tre”.
Il primo “con Con Gordon Fagetter, batterista a Londra”, il secondo “con Franco Baldieri, antiquario a Roma. Ci incontrammo e ci riconoscemmo. Passammo la notte insieme, e il mattino andammo in Campidoglio a chiedere i documenti per sposarci. Cavallina, la spia dei paparazzi, avvisò tutti: ‘C’è Patty Pravo che si sposa!’. Ero senza trucco, per fortuna sopra il pigiama avevo messo la pelliccia”.
Non manca un passaggio su Riccardo Fogli che ha lasciato i Pooh per lei: “Come dargli torto? (Patty sorride). In realtà ho saputo solo dopo che il suo manager l’aveva costretto a scegliere: non avrei mai voluto che si separasse dagli altri. Ci sposammo in Scozia, con il rito celtico”.
E proprio di quel periodo la Pravo ricorda: “Ero a Londra per incidere un disco di Vangelis, quando incontrai Paul Martinez, che suonava il basso, e Paul Jeffrey, alla chitarra. Erano bellissimi, e ci amammo in tre”.
“Gelosa non lo sono mai stata. C’era semmai una certa confusione. Aspettavo Martinez a Roma per partire insieme per un viaggio, quando mi dissero: ‘Qui sotto c’è un signore per lei con delle valigie bianche’. Una cosa cheap, che Martinez non avrebbe mai fatto. Infatti era Jeffrey: avevo sbagliato Paul. Il viaggio però riuscì lo stesso”. Chi ho sposato dei due? Martinez. Erano sempre loro a volersi sposare, e mi pareva brutto dire di no. Però in America andai con Jeffrey: scendemmo allo Chateau Marmont, a Los Angeles, e ci restammo un anno. Il problema sorse quando a San Francisco incontrai un altro musicista, Jack Johnson. Stracciai contratti miliardari con Jeffrey e lo lasciai lì. Ma venne fuori che le nozze con Baldieri non erano state annullate. L’avvocato mi tranquillizzò: la bigamia era punita; ma io sarei stata trigama. E la trigamia nel codice penale non è contemplata”.
Dopo aver chiarito di essere single e di stare bene, l’artista ha chiosato sul fatto di non avere figli: “Non ne ho mai sentito la necessità. E non ci ho mai pensato davvero, tranne che con Gordon, il mio primo marito. Eravamo in Giappone. Ci chiedemmo: ‘ma mentre suoniamo chi lo guarda?’ Pensammo che avremmo potuto dondolarlo collegando la culla al pedale della batteria. Ma mentre lo dicevamo capimmo che non era il caso”.