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Il padre del Cubismo, lo sperimentatore rivoluzionario dell’arte, geniale ed eclettico, senza paura quando si trattava di saltare da uno stile all’altro senza smentirsi mai: Pablo Picasso al centro della retrospettiva Picasso-Figure (1895-1972) che dal 15 ottobre si inaugura al Museo dell’Opera di Verona. 90 opere, poche se consideriamo la cospicua produzione dell’artista, ma sufficienti per conoscere a 360° la sua carriera. Dipinti, sculture e grafiche che racchiudono il periodo simbolista, surrealista, il malinconico blu e rosa, il noto cubista e quello più sorprendente del periodo classicista.

Con la collaborazione Museo Picasso di Parigi arriveranno in Italia opere come Il Bacio del 1925, istintiva e primitiva sia nel gesto rapido e violento dei due amanti che nella scelta formale lontana dallo stile neoclassico appena adottato; in mostra anche Portrait de Marie-Thérèse, del 1937 la modella che l’accompagnò fino a quando non perse la testa per Dora Maar, e La Femme qui pleure del 1937, una donna proprio Dora Maar persa tra le lacrime di una sofferenza universale.

Io sono soltanto un amuseur public, che ha capito il suo tempo e ha sfruttato meglio che ha saputo, l’imbecillità, la vanità e la cupidigia dei suoi contemporanei. (P.Picasso)

Sarà dall’accostamento di opere diverse per stili e periodi che riusciremo a comprendere la forza di una filosofia picassiana che creava distruggendo dentro di sè l’idea di un’arte accomodante, dalle forme più conosciute. E anche quando vi sembrerà contraddittorio, quasi un ciarlatano, pensatela come lui: che due strade si aprono per gli artisti: o fare quattrini o divertirsi. E lui ha deciso di spassarsela…con sincerità.

Informazioni per visitare la mostra: aperta dal 15 ottobre al 12 marzo 2017. E orari e prezzi sono ancora da definire.

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ultimo aggiornamento: 13-09-2016