I primi modelli non usciranno prima del 2015, ma già da un annetto PuzzlePhone, il nuovo smartphone finlandese dal design modulare, si è attirato la curiosità da parte di molti. In primis per la sua estetica, che può variare come varia l’umore del proprietario e poi anche per il concept che c’è dietro.
Sul sito del prodotto accoglie la scritta (che potete vedere su) “Meet PuzzlePhone, the modular phone that…” e i puntini di sospensione possono essere completati con le sue virtù, che sono l’elevata possibilità di personalizzazione estetica, l’apertura all’open source per una perfetta personalizzazione anche di hardware e software, la sua eco-sostenibilità, visto che questo telefono promette meno scarti.
La vera innovazione sta nel fatto che, a differenza degli altri smartphone, questo permette di essere modificato estraendo con estrema facilità un modulo vecchio, non più adatto alle esigenze dell’utilizzatore o difettoso e sostituendolo con un altro. In questo modo si può sia evitare di buttare via il proprio smartphone se uno o più componenti si guastano, sia di mixarli e aggiornarli a seconda delle necessità.
E questo potere di personalizzazione, come detto, non si ferma qui. Infatti PuzzlePhone è un dispositivo quanto mai aperto all’estro e al genio degli sviluppatori. I quali potranno costruire il device a propria immagine, aggiungendo le funzioni che ritengono più utili (es. più RAM, una batteria più performante, l’impianto di sensori, etc…).
The last but non the least: PuzzlePhone promuove le sue origini finniche montando Linux come sistema operativo, re degli open source e programmato da Linus Torvalds, anch’esso figlio di madre patria Finlandia.
Non vediamo l’ora di poter vedere live i primi esemplari di questo innovativo device.
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