Real Bodies, operato a Milano uno dei corpi plastinati in mostra
Operazione bizzarra all’Istituto ortopedico Galeazzi
[blogo-video id=”139373″ title=”Una mummia di “Real Bodies” operata a Milano” content=”” provider=”askanews” image_url=”http://engine.mperience.net/cdn/static/img/tmnews/20161004_video_17485887.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”20161004_video_17485887″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTM5MzczJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PHNjcmlwdCB0eXBlPSJ0ZXh0L2phdmFzY3JpcHQiIHNyYz0iaHR0cDovL2VuZ2luZS5tcGVyaWVuY2UubmV0L0VuZ2luZVdpZGdldC9zY3JpcHRzL3dpZGdldF8xIj48L3NjcmlwdD48ZGl2IGNsYXNzPSJtcGVfd2lkZ2V0IiBkYXRhLW1wZT0ndHlwZT1wbGF5ZXJ8YXBwSWQ9MTl8dGFyZ2V0SWQ9MjAxNjEwMDRfdmlkZW9fMTc0ODU4ODd8cGxheWVyT3B0aW9ucz17ImF1dG9wbGF5Ijoibm9uZSIsImFkdlVSTCI6Imh0dHA6Ly9pYi5hZG54cy5jb20vcHR2P21lbWJlcj0zNzA3JTI2JWludl9jb2RlPXByZXJvbGwtYXNrYW5ld3MteDUwLWRlc2t0b3AiLCJ1c2VJbWFTREsiOnRydWV9Jz48L2Rpdj48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzEzOTM3M3twb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTM5MzczIC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTM5MzczIGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Un corpo plastinato della mostra “Real Bodies”, aperta fino al 29 gennaio a Milano presso lo Spazio Ventura (Via Ventura 15), è finito all’Istituto ortopedico Galeazzi del capoluogo lombardo: durante il trasporto da Lisbona a Milano infatti la ‘mummia’ ha subìto un danno che ha causato la rottura accidentale dell’arto superiore sinistro con frattura dell’omero e, come un qualsiasi altro paziente, è stato ricoverato d’urgenza e sottoposto a intervento chirurgico.
Ad eseguire l’intervento sul singolare paziente è stato il dottor Riccardo Accetta, un esperto in materia di traumi che riguardano in particolare le fratture dell’omero, con all’attivo 1.400 interventi:
“Il plastinato presentava una frattura sovracondiloidea omerale sinistra che è stata ridotta e ostesintetizzata attraverso il posizionamento di due placche in titanio a stabilità angolare contrapposte a 90 gradi” afferma il dottor Riccardo Accetta. “Pazienti particolari ne vedo tutti i giorni, ognuno con la sua storia e le sue peculiarità, ma mai avrei pensato di trattare un caso così originale. Questo incontro è stata un’esperienza stimolante, una sfida unica nel suo genere. È emozionante pensare che questo corpo stia avendo una seconda vita, questa volta al servizio della scienza”
via | Askanews