Tre volte nello spazio e tanti aneddoti: Roberto Vittori racconta la sua vita da astronauta nel corso di Oggi è un altro giorno su Rai 1.

Ospite di ‘Oggi è un altro giorno‘ nel pomeriggio di Rai 1, l’astronauta Roberto Vittori ha raccontato diversi aneddoti relativi alla sua vita, le sue missioni e, soprattutto, la vita nello spazio con tantissime curiosità per molto inedite.

Roberto Vittori, chi è e le parole a Oggi è un altro giorno

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Ma chi è Roberto Vittori? L’astronauta dell’Aeronautica Militare e dell’ESA (l’agenzia spaziale europea) è nato a Viterbo nel 1964 esattamente il 15 ottobre. Ha frequentato l’Accademia Aeronautica italiana negli anni ’80 conseguendo il brevetto di pilota (ottenuto poi in America). Da quanto è possibile reperire online, il suo primo lancio risale nel 2002.

Tra le missioni più importanti affrontate in carriera quella del 2002 presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Vittori, inoltrer, è stato il primo astronauta europeo a visitare due volte la ISS. Nel 2011 è decollato con la missione Shuttle STS-134, penultima missione del programma Space Shuttle, nel ruolo di mission specialist. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerose onorificenze tra cui la medaglia d’oro al valore aeronautico. Ha ricevuto anche il titolo di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2013 ha ricevuto anche la medaglia per i contributi alla conquista dello spazio in Russia.

Le parole

Parlando durante il programma ‘Oggi è un altro giorno’, in onda su Rai 1 nel pomeriggio odierno del 13 gennaio 2023, l’astronauta ha raccontato un po’ della vita sulla Stazione Spaziale Internazionale. “Immagina che siamo a bordo della stazione spaziale internazionale e mi chiedi se riesco a fare le bolle di sapone e la cosa strana è che lì le bolle si creano da sole. Apri l’acqua e non scorre, ma fa una piccola bolla che piano piano si gonfia”, ha esordito Vittori.

Dopo aver parlato della luna e di altri aspetti legati alla ricerca di risorse, anche qualche aneddoto.

“Come ci si lava i denti nella stazione spaziale?”, ha chiesto Serena Bortone. “Diciamo che è una tecnica particolare”, ha spiegato l’astronauta. “Prima di tutto bisogna arrivare al bagno, galleggiamo sul letto della stazione spaziale internazionale, non puoi ‘nuotare‘ perché non funziona. La tecnica è quella di spingersi, poi quando arrivi ti aggrappi. Arrivato in bagno vedo lo specchio e devo orientarmi perché sono sottosopra, allora abbraccio il lavandino con le gambe per tenermi fermo. Spazzolino e dentifricio”.

“Ora hai tutto in mano e quest’ultimo si attacca allo spazzolino. Allora, l’acqua, che fa la bolla. Io metto lo spazzolino e scopro che l’acqua si aggrappa naturalmente alle setole, inizio a lavare e dopo un po’ devo sputare. Tutto galleggia e vicino hai gli altri astronauti, allora cosa fai? Ci sono due tecniche: una dalla quale scopri che la pasta del dentifricio non ha un gusto così cattivo (ride ndr). Oppure prendi l’asciugamanino che fluttua vicino a te, ma poi ti ricordi che non hai la lavatrice e quello ti deve servire per diversi mesi”.

“La Stazione Spaziale Internazionale è stata voluta come momento di unione. Ai tempi dell’ex Unione Sovietica, la Stazione ha permesso l’avvicinamento del mondo occidentale a quello sovietico”, ha aggiunto parlando del clima tra i vari astronauti, compresi quelli russi.

Di seguito anche un post Twitter del programma con parte dell’intervista:

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ultimo aggiornamento: 13-01-2023