Design
Salone del Mobile 2013: Kostantin Grcic ripensa Parentesi, la lampada icona di Flos
Sono tante, nel catalogo Flos, le lampade che hanno fatto la storia dell’illuminazione. A partire da tutte le meraviglie firmate da Gino Sarfatti, protagonista delle riedizioni presentate dall’azienda nello showroom di Corso Monforte di cui non mancheremo di raccontarvi a breve.

Oggi, però, vogliamo parlare di uno dei miti fondativi del design dell’illuminazione, firmata per l’appunto Flos: una lampada versatile, a basso costo, tipologicamente innovativa, nata da un’intuizione di Pio Manzù e sviluppata da Achille Castiglioni dopo la prematura scomparsa del primo. L’avete riconosciuta? Stiamo parlando di Parentesi. La prima lampada a sospensione che arriva fino a terra, ma senza toccarla, e che può reindirizzare di 360 gradi il proprio flusso luminoso.
A 42 anni di distanza dal suo lancio sul mercato -era infatti il 1971-, Flos reintepreta questo pezzo cult affidandosi al rigore del designer tedesco Konstantin Grcic. Il quale lo rivede aggiornandone la tecnologia e rivisitandone alcuni tratti formali: sparisce la lampada a vista, che si sublima in un disco ultrapiatto illuminato a LED, anch’esso direzionabile a piacimento. Il tubo sagomato, che con la sua forma a parentesi aveva dato il nome alla lampada, si trasforma invece in una piccola scatola rettangolare che non perde la sua funzione di scorrimento sul cavo.
L’unico pezzo rimasto identico a se stesso? Il rosoncino attaccato al soffitto, troppo perfetto per essere modificato, persino da Grcic. Ok, questo il nome di questa nuova Parentesi, è disponibile nei colori bianco, nero, giallo, nickel.
il redesign di Parentesi da Konstantin Grcic
