Arte e cultura
Santo Sospir, la villa dipinta da Jean Cocteau incoraggiato da Matisse
Facciamo rotta verso il sud della Francia per camminare col pensiero nella villa decorata da Jean Cocteau.

Sono passati cinquant’anni dalla morte di Jean Cocteau, poliedrico artista francese che ha spaziato dai territori della poesia a quelli dell’illustrazione, lasciando testi e pièce leggendarie ma anche una dimora unica tatuata a tempera: Villa Santo Sospir, situata sul promontorio di Saint-Jean-Cap-Ferrat, poco lontano da Nizza. Cocteau (passato tra le nostre pagine anche con un indovinello col quale vi invitiamo ancora a cimetarvi) vi ci si ritrova nella primavera del 1950, invitato a trascorrervi una settimana da Francine Weisweiller, moglie di d’Alec Weisweiller, che a testimonianza della profonda amicizia battezzerà il suo yacht Orphée II°.
Ma la magnifica casa ha i muri spogli, un’attrazione incredibile per l’artista che comincia a disegnare la figura di Apollo nello spazio che sopra il camino del salone. Sarà solo l’inizio di un vasto lavoro incoraggiato da Matisse, che coinvolgerà presto l’intera abitazione di vacanza e prenderà forma sempre nuova lungo undici anni di ritorni tra affreschi a tempera, mosaici e tappezzerie ispirate a temi biblici e mitologici, legati per la prima volta al colore, nei quali vennero coinvolti oltre ai soprammobili anche gli stessi mobili e le porte (come nel caso dell’armadio della stanza dell’iniziazione delle Baccanti). Ambienti descritti nel video amatoriale del 1952 dalla voce dello stesso Cocteau, su musiche di Bach e che attirano ancora oggi frotte di curiosi incantati dall’atmosfera singolare. Vi portarono piedi ed occhi numerose celebrità del mondo dell’arte e dello spettacolo, come Picasso, Charlie Chaplin e Jean Marais e l’eco di certi passi leggendari sembra risuonarvi ancora.
Via | villasantosospir.fr/histoire
