Avete mai sentito parlare della sindrome dell’occhio secco? Probabilmente sì e magari ne soffrite pure. Vediamo cosa è e come si cura

Freddo, aria secca e luoghi chiusi. Sono questi i nemici principali degli occhi e che possono portare o peggiorare le nostre condizioni. In tal senso si parla sempre più spesso della sindrome dell’occhio secco di cui in tanti soffrono spesso. Andiamo a vedere cosa è, i sintomi e come si cura.

Sindrome dell’occhio secco: cosa è

sindrome dell'occhio secco
occhio collirio

La sindrome dell’occhio secco non dà tregua in nessun periodo dell’anno, nemmeno in inverno. Addirittura, per chi pensa che nel periodo più freddo si sia al sicuro, si sbaglia. Infatti, proprio le basse temperature, lo stare chiusi in casa e il vento freddo possono peggioare i disturbi di questa condizione.

Sebbene questo problema sia maggiormente frequente dopo i 50 anni, interessa più di una persona su dieci, e persino i più giovani.

Ma cosa è dunque questa problematica? L’occhio secco si verifica quando la superficie oculare non è ben protetta e lubrificata dalle lacrime a causa di alterazioni della loro composizione, della loro quantità o ancora di una loro più rapida evaporazione. Come noto, le lacrime costituiscono un meccanismo naturale di difesa dell’occhio e hanno diverse funzioni.

In primi distribuiscono sostanze nutritive sulla superficie oculare, in secondo luogo proteggono da agenti esterni come il vento, il calore e lo smog, ed infine detergono l’occhio rimuovendo eventuali corpi estranei.

Nell’attualità di tutti i giorni, stare davanti allo schermo di un tablet o un cellulare può peggiorare la situazione in quanto i nostri occhi tendono a sbattere le palpebre molto meno del normale, generando un’eccessiva evaporazione e una ridotta produzione del liquido lacrimale.

L’invecchiamento e l’uso di lenti a contatto, può favorire la sindrome dell’occhio secco.

Ma quali sono i sintomi? I disturbi più comuni legati all’occhio secco sono: bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, sensibilità o fastidio alla luc,; difficoltà a tenere gli occhi aperti, necessità di strizzare spesso gli occhi.

Per sapere se si è affetti da questa sindrome esistono degli esami specifici che ci limiteremo ad elencare senza entrare nel dettaglio:

– test di rottura del film lacrimale (BUT);
– test al verde di Lissamina;
– test di Schirmer.

Come si cura

Per curare questa problematica occorre intervenire sulla causa. Se, per esempio, alla base dell’occhio secco c’è una ridotta secrezione di lacrime non si può fare altro che fornirle dall’esterno sotto forma di lacrime artificiali.

Se, per esempio, si evidenzia una carenza della componente lipidica si opta per soluzioni umettanti più ricche di lipidi, mentre se a essere deficitaria è la componete acquosa si prediligono lacrime artificiali più ricche di acqua.

Quando la sindrome dell’occhio secco è legata all’uso protratto di lenti a contatto, oltre a intervenire con lacrime artificiali, è utile prendere qualche accorgimento, a partire da un minore utilizzo delle lenti.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 26-02-2023