Quali sono i sintomi dell’influenza australiana ormai arrivata anche in Italia? Andiamo a sentire cosa dicono gli esperti e i consigli utili per prevenirla e combatterla.

Da settimane gli esperti parlavano di una epidemia influenzale pesante e adesso, anche l’Italia, deve fare i conti con essa. Dopo due anni nei quali la malattia stagionale praticamente non c’è stata, grazie anche a distanziamento e mascherine obbligatori per il Covid, ecco che quella che viene chiamata “australiana” è arrivata anche nel Bel paese. Andiamo a scoprire meglio i sintomi e come poterla prevenire e curare.

NUOVE VARIANTI COVID: SINTOMI E COME RICONOSCERLI

Sintomi influenza australiana: parla l’esperto

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Prima di tutto dobbiamo parlare di quelli che sono i sintomi dell’influenza australiana. In questo senso le cose non cambiano rispetto a quelli a cui, ormai, siamo abituati. Chi viene contagiato deve affrontare febbre, spesso alta, dolori e tosse secca. Avendo a che fare con un virus, bisogna intanto intervenire sui sintomi. Primo step sarà quello di abbassare la febbre con antipiretici e magari prendere anti infiammatori per i dolori.

Al Corriere della Sera, poi, ha parlato l’epidemiologo Giovanni Rezza che ha dato il suo pensiero sull’influenza australiana, i suoi sintomi e come curarla.

“Sarà una stagione a intensità molto alta, con un picco che potrebbe arrivare in anticipo. Anziché a gennaio-febbraio, nelle settimane di inizio anno”, ha detto l’esperto a proposito delle tempistiche.

Su quali sono le fasce maggiormente a rischio: “Sotto i 5 anni c’è stata un’impennata a 40,8 casi per mille rispetto a 29,6 della settimana precedente”.

Su sintomi e come intervenire, Rezza ha precisato: “Niente cambia dal punto di vista della sintomatologia che dura in media 5 giorni. Febbre molto alta che sale rapidamente, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore, inappetenza. Anche le cure non cambiano. Prendere antipiretici per abbassare la temperatura, bere molto, riposo e no antibiotici a meno che non siano indicati dal medico di fronte al sospetto di una complicazione batteriche. Ricordiamo ancora che gli antibiotici non funzionano contro i virus”.

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ultimo aggiornamento: 04-12-2022