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UPDATE! Il murale è stato cancellato per motivi di “decoro ambientale”.

Sembra incredibile, soltanto pochi mesi fa la presenza di Ratzinger su Twitter non aveva suscitato molto interesse dentro e fuori la Chiesa. Oggi però le cose sono ben cambiate, subito dopo l’insediamento Bergoglio ha deciso di comunicare molto e bene, proprio a partire da Twitter. Nonostante questo, la comparsa sul profilo Twitter ufficiale delle News dal Vaticano (News.va) di un pezzo di street art non autorizzata, un paste-up divertente che raffigura Papa Francesco nei panni di un supereroe, sta suscitando molto scalpore.
Ma vediamo di far meglio luce su questo piccolo – ma estremamente significativo, episodio. Come si evince dal profilo Facebook, News.va è un servizio offerto dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, la cui missione è “condividere il Vangelo e servire il ministero papale nelle reti sociali, prodotto in collaborazione con i media della Santa Sede”. Si tratta dunque di un profilo ufficiale e il tweet di ieri ha colpito un po’ tutti – fedeli e non, di sorpresa: “Condividiamo con voi questi graffiti che abbiamo visto in una strada di Roma vicino al Vaticano”.


L’autore dell’opera – collocata già da qualche tempo in Borgo Pio a Roma è Mauro Pallotta (in alto la firma Maupal 2014), artista romano classe 1972. Non uno street artist tout-court, ma un’autore poliedrico che si è messo in testa di unire due mondi, quello dei supereroi e quello della chiesa. Super Papa Francesco non veste costumi speciali, ma ha il suo tradizionale abito talare bianco con il mantello posteriore che trova “finalmente” una nuova funzione, spiccare il volo. Il papa supereroe ha con sé la sua borsa nera piena di poteri ‘speciali’, sono i ‘valores’, i fondamenti culturali della cristianità che Bergoglio sta faticosamente tentando di far riemergere ed affermare. Non è un caso che di questi aspetti innovativi di Papa Francesco ha parlato ieri Mark Binelli su Rolling Stone, giustificando quella copertina dedicata proprio al Papa da una rivista famosissima e da sempre dedita al rock e alle sue sfumature di libertà.
Così, a suggello di un’operazione di sdoganamento chiara e senza troppi fronzoli, i tipi di News.va hanno risposto in questo modo ad un utente Facebook di nome Jerico Camaleonte che sosteneva che “questo è un modo di dialogare di questi ragazzi che sicuramente non sono di famiglie benestanti o famiglie pie, proprio papa francesco ci invita al dialogo imparando e rispettando i modi altrui, poi io non vedo mantelli di super man o raggi fotonici o…”

“Caro Jerico Camaleonte, grazie per aver condiviso la sua riflessione. Esistono tuttavia molti modi di dialogare con le arti visive, e i murales/graffiti si pongono spesso come espressione acuta e intelligente di un pensiero diffuso e fortemente sentito, condiviso da persone provenienti da famiglie di qualsiasi ceto sociale, non necessariamente “non benestanti o poco pie”, come lei suggerisce. Al giorno d’oggi esiste una vera e propria cultura di “street art” a livello internazionale che oltre a decorare spazi urbani con immagini simboliche ha il preciso scopo di comunicare pensieri o messaggi facendo a meno delle parole. Un caro saluto!”

Che dire… se non chapeau!

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ultimo aggiornamento: 29-01-2014