Orologi
Tag Heuer Alec Monopoly: il nuovo Art Provocateur del brand
Alec Monopoly è il nuovo ‘Art Provocateur’ di Tag Heuer. Scopri tutto su Deluxeblog
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In occasione della Miami Contemporary Art week, Jean-Claude Biver, CEO di TAG Heuer e Presidente della Divisione Orologi di LVMH, ha annunciato la nomina dell’artista americano ultra-hot Alec Monopoly come ‘Art Provocateur’ per il brand orologiero d’avanguardia. Alec Monopoly sarà coinvolto ad ogni livello della creazione artistica del brand orologiero svizzero: prodotti, eventi, marketing, comunicazione. La sua influenza non convenzionale aprirà la strada a nuove aree di espressione artistica per TAG Heuer.
Indossa un cappello, il volto sempre nascosto dietro una bandana per conservare l’anonimato; ma per cosa è famoso?
Alec Monopoly deve la sua fama al personaggio con cui condivide il nome: Mr. Monopoly, l’affabile banchiere in miniatura che l’artista raffigura in scenari diversi.
Jean-Claude Biver ha proposto che Alec diventasse ‘Art Provocateur’ di TAG Heuer non solo per infondere la sua creatività al brand, ma anche perchè l’artista iniziasse ad esprimersi in contesti diversi, ad esempio decorando la boutique TAG Heuer situata al centro del Design District di Miami, nell’ambito dell’atmosfera artistica della famosa Settimana dell’Arte Contemporanea. Jean-Claude Biver e Alec Monopoly hanno inaugurato la Mondrian Gallery nella hall del Mondrian South Beach, presentando una gigantesca parete con i graffiti di Alec, installazione supportata da TAG Heuer.
Alec Monopoly ha affermato: “Ho sempre avuto una passione per gli orologi. Sono entusiasta di questa grande opportunità di mettere le mie idee creative al servizio di TAG Heuer. È la perfetta occasione per unire le mie capacità artistiche al mio amore per gli orologi.”
Jean-Claude Biver, CEO di TAG Heuer e Presidente della Divisione orologi del Gruppo LVMH, ha commentato: “Essere il primo, unico e diverso, è stata la mia filosofia negli ultimi 40 anni. Con Alec come Art Provocateur nel mio team TAG Heuer, desidero non solo continuare a riconnettere il brand con la nuova generazione, i millennials, ma anche aprire la strada a nuove forme di espressione, in tutti i settori, dai prodotti al marketing, dalla comunicazione alla distribuzione ….La sua creatività non convenzionale e il suo entusiasmo sono contagiosi!”