I tatuaggi di famiglia sono un trend molto forte nel settore. Sempre più persone che appartengono allo stesso nucleo famigliare, infatti, decidono di optare per lo stesso disegno sulla pelle. O di tattoo che sono ricollegabili tra loro, per forme, contenuti, colori. A dimostrare il forte legame che caratterizza chi si vuole bene e ha attraversato negli ultimi tempi un periodo non facile per la propria vita.

La pandemia, infatti, ci ha tenuto distanti dagli affetti più cari. Da quei ormai famigerati congiunti che avremmo tanto voluto baciare, abbracciare, avere vicino per confortare ed essere confortati, per aiutare ed essere aiutati, per sostenere ed essere sostenuti. In quei momenti bui solamente la tecnologia ci ha permesso di rimanere in contatto con il nostro mondo. Per superare anche i traumi psicologici (e non solo quelli fisici per chi ha contratto il virus), un tatuaggio può essere un modo per tentare di uscire dalla pandemia lasciandosi alle spalle timori, paure, sofferenze che hanno caratterizzato il periodo.

E in questa mania di farsi i tatuaggi di famiglia tutti uguali, c’è un dato davvero molto tenero. Sembra che il trend abbia preso piede in particolare tra i nonni e i nipoti, coloro che forse hanno più sofferto del distanziamento sociale e fisico. E che ora tentano di riprendersi i propri spazi provando a recuperare il tempo perduto.

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Tatuaggi di famiglia, una nuova moda che parla di amore

Alessandro Bonacorsi, conosciuto come Alle Tattoo, ha raccontato a Repubblica che ci sono clienti che hanno deciso di farsi tatuare i nomi di parenti che non ci sono più, portati via da un virus che non ha dato scampo soprattutto ai più anziani e ai più deboli. Un modo per ricordare chi non c’è più, ma anche chi è ancora in vita, con tattoo che raccontano storie tristi, ma anche storie di rinascita.

Un’altra tatuatrice, La Bigotta, invece sostiene che oggi, anche a causa della pandemia, ha clienti che fino a poco tempo fa sarebbero stati impensabili. Come le signore della Milano bene. e racconta di una nonna di 94 anni, della figlia di 60 anni e della nipote di 18 anni che si sono fatte tatuare le rispettive iniziali dei nomi, a creare un legame indissolubile sulla pelle, proprio come quello che è già presente e impresso nel loro cuore.

Sicuramente la pandemia ha messo a dura prova i nostri rapporti sociali. Ma se c’è una cosa che abbiamo imparato è che i legami veri sono per sempre. Anche se bisogna stare separati per poco o tanto tempo, anche se bisogna stare lontani per proteggersi l’un l’altro, anche se bisogna fare qualche piccolo sacrificio oggi. E i tatuaggi servono proprio a questo: ad essere sempre lì a ricordare parti della nostra vita e persone che ne hanno fatto parte, anche chi purtroppo non c’è più ma sarà sempre accanto a noi anche con un disegno sulla pelle. Simbolo di un amore che è davvero per sempre.

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ultimo aggiornamento: 08-10-2021