Cinema
The Help: c’è una storia vera dietro il film o è tutta “finzione”?
Quella di The Help è una storia vera? Scopriamo insieme cosa nasconde la pellicola diretta da Tate Taylor e con Emma Stone.
C’è una storia vera dietro The Help, il film sul razzismo diretto da Tate Taylor? Quest’ultimo, anche sceneggiatore della pellicola, ha dato vita a una pellicola acclamata dalla critica, che vede protagonista un cast d’eccezione: Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain, Octavia Spencer, Allison Janney e Sissy Spacek. Al suo interno il film, ambientato nella Mississippi degli anni ’60, affronta il tema del razzismo a partire da Skeeter, una giovane donna bianca della società più benestante che vorrebbe diventare una scrittrice. In che modo può riuscirci? Decide di iniziare intervistando donne di colore che hanno lavorato nelle case di persone importanti, dell’alta società del sud.
The Help è tratto da una storia vera?
Sì, in parte il film di Tate Taylor è tratto da una storia vera. In che senso? The Help riporta fedelmente un’insieme di vicende accadute a persone che fondamentalmente con i personaggi della narrazione c’entrano ben poco e questo è stato possibile grazie a ricerche e indagini effettuate sulla realtà di quel periodo storico.
Quindi possiamo dire che le figure principali del racconto sono fittizie, ma quanto accade al suo interno è stato realmente vissuto da diverse donne afroamericane che lavoravano per i bianca della società più abbiente. Per questo motivo i personaggi presenti nel film appaiono molto realistici agli occhi di chi guarda.
The Help: il libro
Il soggetto del film è tratto dall’omonimo romanzo del 2009, scritto da Kathryn Stockett, amica d’infanzia del regista e sceneggiatore Tate Taylor. In Italia il libro è stato pubblicato con il titolo “L’aiuto”, che rappresenta la traduzione letterale di quello inglese. Il film, oltre ad aver ottenuto un enorme successo di pubblico e critica, incassando ben 200 milioni di dollari al tempo della sua uscita al cinema, ha vinto premi. Tra questi citiamo l’Oscar, il BAFTA e il Golden Globe a Octavia Spencer per la miglior attrice non protagonista nella pellicola.