L’umidità di risalita è una delle problematiche più diffuse negli edifici del nostro paese. In genere, può manifestarsi con macchie umide, muffa, scollamento di carta da parati e la comparsa di cattivo odore.

Si tratta di un fenomeno da eliminare in modo definitivo, ricorrendo a un trattamento pensato appositamente per contrastarlo. Naturalmente, per intervenire sarà innanzitutto necessario essere in grado di riconoscere la presenza della problematica.

Come riconoscere l’umidità di risalita

Intervenire tempestivamente per arginare la problematica è fondamentale per evitare che, sul lungo periodo, si creino danni strutturali. Senza contare il potenziale impatto dell’umidità di risalita sulla salute, che specie nei soggetti predisposti o più fragili può portare all’accentuarsi di allergie o all’insorgenza di problemi respiratori.

Le condizioni ideali dovrebbero prevedere un tasso di umidità entro il 60%, con una temperatura mai superiore ai 19-20 gradi.

muffa
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La risalita capillare dell’acqua è lenta ma costante, per questo molte volte è difficile accorgersi di avere il problema finché non si nota uno scrostamento del muro o un danno a intonaci, carta da parati e mobili.

È consigliato intervenire non appena si individuano i più piccoli segni di umidità sul muro: il contatto delle fondamenta con un terreno a stretto contatto con l’acqua costituisce una situazione di forte rischio, motivo per cui in questi casi l’attenzione dovrà essere massima. 

L’importante, in questi casi, è evitare di ricorrere a rimedi fai da te, che non sono in grado di contrastare la problematica in modo definitivo: un’areazione più frequente degli ambienti, per esempio, può essere un valido aiuto solo nel caso in cui venga affiancata da un trattamento eseguito da professionisti.

Tra le ditte specializzate per l’umidità di risalita spicca per esempio Murprotec, realtà con oltre 60 anni di esperienza nel settore che mette a disposizione di privati e aziende trattamenti personalizzati, con cui eliminare ogni problematica in modo definitivo.

Le diverse soluzioni professionali per eliminare l’umidità di risalita

Ridipingere in autonomia un muro soggetto a umidità con prodotti specifici che possano riassorbirla rappresenta una soluzione estremamente parziale e temporanea, che porterà a nuove manifestazioni in tempi successivi. Ciò si potrà e si dovrà fare solo dopo un intervento mirato che può includere l’inserimento nei punti critici di materiali siliconici idrorepellenti e coibentazione idonea.

Gli specialisti del settore sapranno riconoscere, grazie ad adeguata strumentazione, la tipologia di danno e di muffe eventualmente presenti, per esempio asportando piccole parti di muro per un esame più approfondito. 

In tal modo, potranno personalizzare l’intervento sempre con l’obiettivo di risolvere la situazione in modo definitivo. In alcuni casi l’umidità di risalita proviene dai pavimenti e allora occorre provvedere a predisporre un materiale isolante in quella sede, con ristrutturazioni vere e proprie nei casi più gravi.

L’umidità di risalita è tipica soprattutto di costruzioni a stretto contatto con una falda acquifera o con un terreno particolarmente poroso: gli ambienti più colpiti possono essere le cantine o i primi piani, ma l’acqua può risalire fino a 1 metro e 50. 

Le tipologie di muratura che possono essere colpite sono molteplici: mattoni, cemento, tufo e pietra: non esiste quindi un materiale che possa impedire al problema di manifestarsi, se l’edificio presenta fattori di rischio.

Infine, un intervento di introduzione di elementi che respingano l’acqua può essere fatto sia sfruttando la gravità, e dunque con materiali che polimerizzano gradualmente, sia con metodi a pressione forzata in grado di agire in maniera più rapida.

Sarà sempre la ditta specializzata a individuare di volta in volta la soluzione migliore, così come a determinare se saranno necessari interventi successivi nonché se occorre prima stabilizzare l’intera struttura.

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ultimo aggiornamento: 29-01-2023